Sarà operativa a breve la nuova riorganizzazione del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo voluta da Dario Franceschini (e da Lorenzo Casini). Tante le novità rispetto alla riforma Bonisoli che in molti punti aveva modificato in modo significativo la prima di Franceschini del 2014.

Presentando le misure più rilevanti della nuova riorganizzazione in conferenza stampa, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha sottolineato alcuni passaggi del nuovo testo:

Ci sarà una direzione creatività contemporanea che si occuperà di arte, fotografia, architettura contemporanea, industrie culturali e creative. C’è poi una grande sfida che è creare una ‘digital library’, un istituto per la digitalizzazione del patrimonio che cercherà di mettere in rete e digitalizzare un patrimonio archivistico unico al mondo fatto da 101 archivi, dalle biblioteche, dagli archivi delle soprintendenze. La digitalizzazione di questo patrimonio sarà un’operazione che non ha eguali al mondo.
Ci sono poi nuovi musei autonomi in diverse regioni italiane, a cominciare da Palazzo Venezia a Roma, e c’è una maggiore presenza delle soprintendenze. C’è poi una nuova direzione che si occuperà di sicurezza del patrimonio culturale, in particolare delle emergenze e ricostruzione, perché quando una calamità naturale colpisce il nostro paese inevitabilmente colpisce anche un enorme patrimonio culturale”.

 

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