Una ventiseiesima edizione lunga cinque settimane, che ha attraversato la Sardegna in lungo e in largo dal 23 aprile al 5 giugno. Coinvolti 37 comuni della Sardegna in attesa della canonica trasferta nazionale in autunno.

Questi i dati principali che iniziano a riassumere l’edizione 2022 sul territorio regionale dove sono stati aperti e visitabili 387 monumenti e sono stati organizzati 22 itinerari. Dati assolutamente parziali che riguardano solo 21 comuni ma che con già oltre 100.000 firme testimoniano la ripartenza della manifestazione, dopo il difficile biennio fortemente frenato dall’emergenza sanitaria.

La manifestazione, nata a Cagliari nel 1997, ha portato lungo le strade e sulle piazze i racconti del patrimonio culturale e naturale, affidandone la riscoperta e la narrazione a migliaia di studenti di ogni ordine e grado e a numerosi volontari di enti e associazioni varie: in questa edizione si contano oltre 9000 volontari di cui quasi 6000 dal mondo della scuola. Un’iniziativa che per il livello di coinvolgimento popolare si conferma come la principale festa dei beni culturali dell’Isola.

Non solo visite ai singoli monumenti, ma anche suggerimenti di percorsi tematici e per la scoperta dell’altrettanto prezioso patrimonio enogastronomico attraverso cui leggere a tutto tondo i territori che ospitano la manifestazione. Anche questo è Monumenti Aperti, che ha proposto 22 itinerari tra arte, letteratura e natura appositamente creati in linea con il tema e promosso ben 142 esercizi della ristorazione e della ricezione turistica attraverso l’iniziativa regionale Gusta la città. Numeri cui si affiancano ben 181 tra iniziative speciali ed eventi collaterali ai monumenti aperti che hanno arricchito la due giorni in molti comuni della rete.