Adagiato sulle pendici del monte Bardia che lo separa dalla frazione turistica di Cala Gonone sul Golfo di Orosei, circondato dalle aspre montagne del Supramonte e dalle colline ricoperte di vigneti e oliveti, Dorgali è rinomato per le bellezze naturalistiche del suo territorio, per i tanti siti archeologici e per la per la bontà dei prodotti alimentari e della sua cucina, sapientemente preparata dai numerosi ristoratori.  Dorgali presenta una spiccata vocazione turistica che tuttavia preserva le sue profonde radici agro- pastorali e artigianali.
Il museo archeologico racconta la storia archeologica del territorio dal Neolitico fino all’età moderna. L’esposizione organizzata in tre sale secondo un ordine cronologico raccoglie reperti dai siti fruibili come la Grotta del Bue Marino, il villaggio di Serra Orrios, la Tomba dei Giganti di S’Ena ‘e Thomes, il Villaggio di Nuraghe Mannu e la Grotta di Ispinigoli.
La chiesa parrocchiale di Santa Caterina, le 7 chiesette presenti nel centro abitato e le chiese campestri disseminate nelle campagne limitrofe, risalenti al 1600, sono testimoni della profonda devozione della popolazione.
La frazione marina di Cala Gonone, celebre per insenature e calette dai ciottoli levigati come Ziu Martine e Fuili, ospita la moderna struttura dell’Acquario che accoglie nelle sue vasche circa 300 specie con circa 2000 esemplari, dove si può ammirare ISPERA, l’unico esemplare al mondo di squalo palombo nato per partenogenesi.
Via mare o con un suggestivo e impegnativo trekking si può giungere a Cala Luna, una delle spiagge più famose dell’Isola, caratterizzata dai grottoni e da acque cristalline. Dal porticciolo di Cala Gonone con la moto barca si possono raggiungere le Grotte del Bue Marino, ricche di stalattiti e stalagmiti, un tempo habitat della foca monaca, nonché tutte le bellissime altre spiagge del golfo.
A pochi chilometri dal paese imperdibile l’escursione alla valle di Oddoene luogo di produzione del Cannonau, porta di accesso al canyon di Gorroppu e al mitico villaggio di Tiscali, roccaforte difensiva di fronte all’avanzata romana.

VAI AL SITO UFFICIALE DEL COMUNE DI DORGALI
SCARICA IL COMUNICATO STAMPA
SCARICA LA BROCHURE

Informazioni Utili

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00

  • Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode.
  • È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti.
  • In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
  • Visita anche gli altri siti del territorio:  Grotte del Bue Marino – Grotte di Ispinigoli – Villaggio di Tiscali – Nuraghe Mannu – Villaggio di Serra Orrios –  Museo Archeologico – Museo Salvatore Fancello.
    Prenota i tiket on line  https://www.2tickets.it/TitoliEse.aspx?ide=9&idc=120&set=T

Per informazioni:

  • Info point: Pro Loco – 0784 96243 –  proloco@enjoydorgali.it
  • FB enjoy dorgali
  • Ufficio Turismo – 0784 927221
  • UNI 3 DORGALI – Università della Terza Età
  • Associazione Culturale CORO PRAMA E SEDA
  • Associazione Culturale CORO ISTELOTTE
  • Associazione Culturale LORENZO PEROSI

I Monumenti

Iniziative speciali

Fu eretta nella Valle di Oddoene (non lontano dal Flumineddu e in vista dell’erto bastione dei monti Orudè e Gutturgios) nel 1621, forse sul sito di Viniola, l’antica “mansio” romana. E’ circondata da un bel muraglione e da numerose cumbessias. L’edificio della chiesa è al centro del vasto cortile e si presenta disuguale nei lati, per la disposizione delle quattro cappelle laterali: quelle di sn sono ben separate mentre quelle di dx sono più vicine.  La Chiesa e il luogo dove sorge fu costituito come lascito perenne per i sacerdoti dalla figlia del donatore. Per questa ragione la chiesa e i beni furono esclusi nel 1870 dalla confisca dei beni ecclesiastici per intervento degli eredi. Nel 1781 sappiamo che per la manutenzione del cortile e dell’edificio di culto era disponibile una dote di 240 scudi, mentre per la festa erano assicurati 93 scudi. Intonacata da un candido colore, ha una copertura a capanna, sulla cui cuspide frontale si eleva un tozzo campaniletto con piccola campana; sopra l’ingresso rettangolare una luce circolare, unico passaggio d’illuminazione per la navata suddivisa in tre campate, alle quali si aggiunge il presbiterio. Il corpo che funge da sacrestia è addossato sulla sinistra e possiede una finestra rettangolare. Le cinque cappelle laterali, gestite in passato da famiglie di particolare devozione, sono dedicate a Sant’Anastasio, Santa Barbara, Santa Caterina da Siena, San Quirico e Santa Margherita. La statua della Vergine del Buon Cammino è in legno. Tutt’intorno si trovano le antiche cumbessias, due delle quali sono state ristrutturate, che è facile immaginare popolate di festanti che anticamente soggiornavano nel periodo delle novene. In passato la festa si celebrava l’ultima domenica di maggio e la terza domenica di ottobre; entrambe le solennità erano precedute dalla novena. Caduta nel dimenticatoio come tante altre feste campestri, è stata recentemente ripresa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Dorgali, in collaborazione con la parrocchia e con le associazioni di volontariato e fa parte delle così dette “festas de pandela”. L’ultimo sabato di maggio, nel pomeriggio, parte la processione dalla chiesa parrocchiale ed all’arrivo alla chiesetta è celebrata la messa. Seguono un rinfresco accompagnato da musiche tradizionali. La chiesa si trova a meno di 8 km da Dorgali, sulla strada che conduce alla Gola di Gorropu, a Tiscali ed Oddene. Sul percorso, a breve distanza dal paese, è possibile visitare i ruderi della chiesa di Sant’Elene