Il Comune di Serramanna sorge nel Campidano, nella zona sud occidentale della Sardegna, nella fertile pianura che si estende fra le foci dei fiumi Flumini Mannu e rio Leni. Già abitato nel periodo prenuragico e nuragico, il territorio fu poi abitato durante il periodo della dominazione romana. Nel periodo giudicale, Serramanna fece parte del Giudicato di Cagliari, appartenente alla Curatoria di Gippi. Ancora lontana da essere un agglomerato urbano come è oggi, era suddivisa in tante ville che con il passare del tempo si spopolarono in favore di un unico centro.
Annesso al Giudicato di Arborea nel 1257, il paese fu poi ceduto ai Pisani nel 1297. Nel 1414 Ferdinando I d’Aragona (detto anche di Trastàmara o “il Giusto”) la assegnò a Giovanni Civiller. A causa di alterne vicende dinastiche, nel 1617 i Brondo y de Ruecas ottennero per i loro discendenti il titolo di Conti di Serramanna con l’emblema delle due teste di moro che ancora oggi sono presenti nello stemma del Comune, realizzato dall’artista Flaviano Ortu. Le antiche origini di Serramanna sono ben rappresentate dal notevole numero di monumenti, chiese e luoghi di interesse storico e culturale che rendono il territorio uno dei più affascinanti del Campidano. Assai caratterizzante dal punto di vista culturale è inoltre la toponomastica relativa agli antichi rioni Serramannesi, presenti in numero di 13 e noti sin dal 1700. La parte antica dell’abitato è caratterizzata dalle tradizionali case campidanesi.