Inizialmente dedicata a Santa Caterina la chiesa venne costruita nel suo primo impianto dai Genovesi intorno al 1200, venne di seguito ampliata e resa chiesa parrocchiale al posto della precedente chiesa di San Giorgio (ad oggi un rudere) per rispondere al numero crescente dei fedeli.  I lavori di ricostruzione  si conclusero nel 1774 con la collocazione dei pregiati marmi policromi ad opera del comasco Andrea Spazzi  di Giovanni Battista Franco.

L’interno della chiesa si presenta con sei cappelle laterali affacciate su un’unica navata con volta a botte, l’altare maggiore è sormontato da una imponente cupola ottagonale. Di particolare interesse sono alcune statue lignee e una lampada d’argento di fine 700.