Le Saline Nel 1770 il governo Sabaudo pensò di sfruttare in maniera razionale gli stagni trasformandoli in salina artificiale grazie al progetto del misuratore Andrea Golla. L’attività delle saline fece sentire il suo peso sull’economia del paese a partire dal 1774 incrementando l’attività portuale con imbarcazioni cariche di sale pronte a salpare per Genova, Nizza, Savona. Più tardi nel 1882 l’Intendenza Generale del Regno bandì un appalto per la “costruzione di un canale con il suo ponte nelle saline di Carloforte”. Il canale servì a difendere le saline dalle alluvioni sia al trasporto del sale. La produzione di sale cessò nel 1998. L’immissione di acqua dal mare inizia nel mese di marzo. Alla fine di Agosto termina la campagna salifera. Ancora oggi continua l’attività del mantenimento dell’equilibrio idrologico delle caselle salifere le cui acque ospitano una varia e ricca fauna avicola. Tale “zona umida” è sito di alimentazione, riproduzione e svernamento di numerose specie di uccelli migratori. Si possono vedere fenicotteri rosa che trovano il loro alimento preferito, l’Artemia salina, piccolissimo crostaceo che conferisce a questa specie la vivace colorazione rosa del piumaggio; Avocette, Cavalieri d’Italia, Il raro Gabbiano corso, Aironi e Garzette.