De Micheli Municipal Theater

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Il Teatro De Micheli nacque per iniziativa privata all’inizio del Novecento. L’area per la costruzione del Teatro De Micheli di Copparo fu acquistata nel 1908 da Enrico De Micheli. Su questa porzione di suolo, aperta su Piazza Vittorio Emanuele II, De Micheli fece edificare la propria abitazione con annessa una piccola sala teatrale. Quest’ultima era munita di platea libera, ove all’occorrenza venivano sistemate le panche, e di una galleria sostenuta da colonne di legno. La sua realizzazione veniva così a colmare l’assenza, di cui i cittadini si lamentavano, ovvero di un ambiente idoneo a diversi generi di spettacolo. La piccola sala, n da subito, si presentò come istituzione privilegiata per esaudire la crescente domanda culturale e ricrea va tanto della comunità copparese quanto delle zone limitrofe, da sempre carente di strutture teatrali.

L’inaugurazione avvenne il 22 Maggio 1909, in quest’occasione andò in scena una delle più importanti opere musicale dell’Ottocento italiano: il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. Da qui in poi, il teatro ospitò un repertorio del tu o variegato, spaziando dall’opera al cinema, alle recite comico-dialettali ferraresi a spettacoli di varietà e di beneficenza. Fu anche il palco ove l’autoctono e versa le Oreste Marchesi ebbe modo di esibirsi. Il poliedrico Marchesi fu molto proficuo proprio in questi anni, dando contributo non solo nel teatro ma anche nella letteratura, poesia, musica e arte.

Il teatro fin da subito si pose come vero è proprio centro aperto alla comunità, conce o del tu o moderno ed innovativo per l’epoca. Il piccolo teatro – o sala polivalente per definirlo in accezione contemporanea – venne usato anche per ospitare funzioni pubbliche e di rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, nonché come luogo a disposizione delle autorità poli che locali.

Nel 1923 viste le precarie condizioni dell’edificio, di cui narrano anche i giornali locali, il proprietario intraprese un vero e proprio rifacimento, che portò il teatro alla configurazione attuale. L’autore del progetto fu l’ingegnere ferrarese Mario Chinarelli. La trasformazione della sala fu accolta con molto fervore sia dalla commissione di vigilanza sui teatri, sia dalla locale Amministrazione. Sempre lo stesso anno Enrico De Micheli chiese alla stessa Amministrazione Comunale la concessione di un terreno per allargare il palcoscenico. Un Documento del 30 Settembre 1923 testimonia che il Comune cede gratuitamente al De Micheli “un’area di 16mx1,30 m, lungo la Via Ferrara di Copparo, parallelamente alla proprietà del De Micheli”, considerando i vantaggi che la presenza di un teatro moderno significava per Copparo.

Il Teatro De Micheli rimase in attività no al 1970, nell’ultimo periodo sopra u o come cinematografo. I mo vi della chiusura furono a causa delle rilevanti spese necessarie per la messa a norma e per le manutenzioni straordinarie a e a contrastare il crescente degrado. Negli anni avvenire lo stesso De Micheli fece costruire il cinema Arcobaleno, oggi in disuso e in attesa di essere riqualificato.

Recensito nel catalogo della mostra “Teatri Storici in Emilia Romagna”, promossa nel 1982 dall’Is tuto per i beni culturali della regione Emilia-Romagna, il teatro De Micheli venne acquistato nel 1989 dall’Amministrazione Comunale di Copparo e vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici di Ravenna.

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Il cinema-teatro De Micheli sorge nella Piazza del Popolo, centro della vita economica e sociale di tu o il Comune, all’angolo con via Fiorini. Dopo la sua lunga inattività, durata qualche decennio, e la sua collocazione strategica risultava inevitabile ria vare la macchina scenica e restituire il teatro alla collettività.

Così nel 2000 il Comune di Copparo indice un concorso pubblico per a dare i lavori di restauro e di messa in sicurezza. Nello stesso anno, durante il Settembre Copparese, viene omaggiato il progetto originale dell’Ing. Chinarelli. Osservando i disegni si può perfettamente constatare che il teatro fu ampiamente modificato durante la sua realizzazione.

Dunque, per la seconda volta il teatro si ritrova sottoposto ad intervento di restauro e di ristrutturazione. Il primo restauro del 1923 aveva puntato ad un ampliamento consistente; il secondo è stato, invece, l’occasione di ridare al centro cittadino quella valenza di polo culturale e di aggregazione per il quale era nato. Il progetto è basato sul recupero dei valori culturali e di tutte le componenti tipiche della macchina teatrale (palco, platea, galleria).

Dal punto di vista architettonico si presenta come buon esempio di edilizia teatrale primo novecentesco per le esigenze di una piccola cittadina. La cui originalità non consiste tanto nell’impianto planimetrico e distributivo, ma nei due ordini di balconate con andamento ad U in stile timidamente Liberty e nell’apparato decorativo degli stucchi che ornano la sala. La sua efficacia è data sicuramente da una funzionale distribuzione degli spazi, come per esempio l’ampio palcoscenico, che lo rende adatto a tutti i tipi di spettacolo.

Il teatro è distribuito su più livelli. Al piano terra si trovano sulla destra la biglietteria e il guardaroba e sulla sinistra il bar. Quest’ultimo è connotato da un gusto del tu o retrò, in quanto tu ora è arredato con i mobili dell’epoca. Dall’atrio, poi, si può accedere direttamente alla platea o alle due scale che conducono alla prima e alla seconda galleria. Al secondo piano, nel corpo a Nord, sono posti gli uffici. La platea può accogliere complessivamente 236 spettatori, le due le anteriori e parte della terza sono rimovibili nelle occasioni in cui il teatro è u lizzato per concerto per rappresentazioni liriche e si scopre il golfo mistico. Il restauro conserva e rafforza, in questo modo, la versatilità

dell’impianto originario, puntando ad un intervento contemporaneo, flessibile e adattabile alle diverse esigenze. Le gallerie sono racchiuse nella parte nord del piano primo e secondo e sono state disposte in modo tale da permettere una buona visibilità. Complessivamente al primo piano tra palchi e gallerie vi sono 101 posti e al secondo piano 123 posti . In totale il teatro ha modo di accogliere 496 spettatori. Il palcoscenico, con il pavimento in legno, è dotato di tecnologie richieste per l’illuminazione e la movimentazione delle scenografie.

Di fondamentale importanza sono state le opere di consolidamento dei materiali che contraddistinguono quest’edificio storico. Il processo è stato quello di portare un contributo moderno, ma rispettoso e sensibile verso la testimonianza an ca. Il teatro di Copparo si inserisce così come elemento costitutivo del tessuto urbano e si connota per alcune peculiarità. Un esempio sono le numerose decorazioni “art decò” del boccascena che vivacizzano e testimoniano un recente passato.

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44034 Copparo FE[/fusion_content_box][fusion_content_box title=”Informazioni ” icon=”fa-info” backgroundcolor=”” iconcolor=”” circlecolor=”” circlebordercolor=”” circlebordersize=”” outercirclebordercolor=”” outercirclebordersize=”” iconrotate=”” iconspin=”no” image=”” image_width=”35″ image_height=”35″ link=”” linktext=”” link_target=”_self” animation_type=”” animation_direction=”” animation_speed=””]Visite guidate domenica 21 ottobre

  • dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30
  • Ultima entrata alle ore 18.00
  • Ingresso a gruppi ridotti ogni 15 minuti circa

[/fusion_content_box][fusion_content_box title=”Visite a cura di:” icon=”fa-bullhorn” backgroundcolor=”” iconcolor=”” circlecolor=”” circlebordercolor=”” circlebordersize=”” outercirclebordercolor=”” outercirclebordersize=”” iconrotate=”” iconspin=”no” image=”” image_width=”35″ image_height=”35″ link=”” linktext=”” link_target=”_self” animation_type=”” animation_direction=”” animation_speed=””][/fusion_content_box][/fusion_content_boxes][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

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