Il museo etnografico situato in viale Repubblica, nasce dalla passione del suo fondatore, Luigi Stara. Da oltre 40 anni ricerca, raccoglie e restaura tutto ciò che racconta la vita e la gente del passato. Il materiale raccolto, oltre 4000 oggetti, è organizzato in 30 box e vetrine a tema, su una superficie di circa 300 metri quadri. La maggior parte delle sezioni parla di arti e mestieri e tra questi il più documentato è quello del contadino, ma c’è anche una ricca sezione dedicata alla casa e alla vita domestica. Ogni sezione si può leggere come un capitolo di un libro suggestivo, fascinoso e anche un po’ nostalgico. Si tratta di utensili di uso domestico e strumenti di lavoro legati alla vita quotidiana degli abitanti di Bosa e della Planargia, risalenti all’Ottocento e al Novecento. Sono rappresentati oggetti relativi alle attività agro-pastorali, marinare, artigianali, nonché arredi domestici e religiosi che illustrano i vari aspetti della cultura locale. Il museo Stara, ha raccolto un gran numero di oggetti destinati all’oblio e si è fatto carico di trasformarli in memoria, con lo scopo di consegnarla soprattutto ai giovani.