Le campagne di scavo, promosse dal Comune di Cagliari con la Direzione Scientifica della Soprintendenza Archeologica, nel bastione di Santa Caterina, trasformato in piazza alla fine del XIX secolo dopo la dismissione delle mura difensive, hanno permesso di acquisire importanti informazioni sulla frequentazione del sito. Durante le indagini, infatti, nella zona sopraterra sono state rinvenute strutture e canalizzazioni databili dal Medioevo al secolo scorso; nel sottosuolo è stato scoperto un vasto ambiente sotterraneo, lungo 18 metri e largo circa 4. Lo scavo ha evidenziato l’esistenza di un sito che conobbe una frequentazione in età preistorica e poi, dall’epoca punica fino all’età contemporanea, una lunga vita senza soluzione di continuità. Il periodo più antico è documentato da una tomba eneolitica di cultura Monte Claro (2400-2100 a.C.); il grande ambiente sotterraneo invece è una cisterna punica, con uno spesso strato di cocciopesto impermeabilizzante sul pavimento e sulle pareti. A causa di una frattura del banco roccioso, l’ambiente subì danni prolungati che causarono la rottura degli strati di impermeabilizzazione. Il progredire della frattura determinò, in età romana, interventi finalizzati a una nuova destinazione d’uso; sulle pareti furono aperte sette grandi nicchie scavate nella roccia e quattro ulteriori più piccole alle estremità; il collegamento con la superficie fu realizzato con una scala scavata nella roccia, dotata di un’apertura con l’incasso per una porta; la datazione al II sec. a.C./I sec. d.C. è fornita da un frammento di mosaico, alla base della scala. La frequentazione in età tardoantica e altomedioevale è attestata dal rinvenimento di ceramica del IV/VII sec. d.C. Si potrebbe ipotizzare che l’abbandono dell’edificio sia successivo agli editti imperiali di chiusura degli immobili di culto pagani, datati tra la fine del IV e la prima metà del V sec., per cui l’idea che l’ipogeo sia stato utilizzato in età tardoantica come edificio di culto cristiano rimane solo un’ipotesi di lavoro, in attesa del termine dello scavo. Sarà possibile visitare solo l’esterno.