Il santo a cui è dedicata questa piccola chiesa – raffigurato nel bassorilievo in facciata – è un cavaliere fiammingo, vissuto prima del Mille, del carattere vendicativo che, dopo aver ucciso il padre e la madre coricati nel letto credendoli la moglie e il suo presunto amante, condusse una vita di espiazione e preghiera. Già nel Medioevo era presente un edificio dedicato al santo nell’area che poi fu occupata dalla costruzione del Castello Estense. La chiesa originaria venne demolita nel 1385 e ricostruita nella posizione attuale, nel 1405, per ordine del marchese Nicolò II. La chiesa è chiusa dal sisma del 2012 e, sebbene, non siano riconosciuti caratteri imputabili al Seicento, alla pari del Castello, venne aperta per l’edizione di monumenti aperti del 2017, quale tappa fondamentale del processo di trasformazione storica e urbanistica della città.