Il Monte Frumentario o Granatico, “su magasinu de su monti” era una continuità dell’opera delle “Cause Pie” -” Monti di pietà”, quale fondo comune con interessi irrisori per le semine a favore degli agricoltori e a freno alla piaga dell’usura. Nella Diocesi di Ales il vescovo Diego Cugia nella Lettera Regolamento del 21 agosto 1685 indirizzata a tutti i villaggi, dà le istruzioni per la costituzione o la riorganizzazione dei Monti. Nel 1686 diventa operativo il magazzino di Gonnos e dei paesi vicini. Il Regolamento viene ripreso nel sinodo diocesano da Mons. Francesco Masones y Nin nel 1696.
Il Monte Granatico di Gonnosfanadiga è un edificio rettangolare con facciata a capanna, sulla porta d’ingresso è posta la targa: “D.O.M. HOC PIETATIS OPUS-IPSIUS-IMPENSIS-INCOLARUMQUE OPE-EXTRUTUM FUIT-RECTORE SALVATORE ESCANO ANNO 1775”, dove le spese dell’opera si riferiscono a fondi propri. L’interno presentava due ambienti: un vestibolo d’ingresso e un secondo ambiente per l’ammasso delle granaglie. Dal 1786 diventa Monte Numerario, con possibilità di concedere prestiti in denaro, e nel 1928 “Cassa Comunale di Credito Agrario” e quindi “Ufficio di Corrispondenza del Banco di Sardegna”. Chiara continuità storica di funzionalità dell’Istituto. La documentazione storica è presente nell’Archivio Storico del Comune.
Mostra della Fauna del Linas.
Il Monte Granatico è attualmente sede del CEAS che si occupa di educazione, formazione, divulgazione del rispetto dell’Ambiente e gestisce la mostra permanente della fauna del Linas, con un percorso espositivo arricchito da diorami, pannelli descrittivi, postazioni interattive, una collezione faunistica di circa 100 esemplari di animali tassidermizzati o in resina, simboli delle diverse specie presenti nel territorio.