La miracolosa effige della «Madonna Bella» rappresenta il centro spirituale del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, costruito a metà del sec. XVI attorno al «murellucchio» dove era dipinta. La tradizione narra che qui Angiolina, una contadina del luogo, nel maggio 1543 sarebbe stata la testimone di un’apparizione della stessa Madonna che le avrebbe annunciato il finire di una carestia. La parte anteriore dell’edificio, fino alla linea degli altari, è il risultato di una ricostruzione ottocentesca in conseguenza di un crollo avvenuto nell’ottobre 1837; a pianta quadrata, appare quasi spoglia, una sorta di vestibolo che prepara e introduce la magnificenza del presbiterio, una delle ultime opere note di Giovanni Mauro della Rovere detto il Fiammenghino (1637-38), vera e propria quinta scenografica che circonda l’effige miracolosa della Madre di Dio, in un tripudio di colori.
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