Castello

La fortificazione venne costruita dai Malaspina (prima notizia negli Statuti Sassaresi 1272) ma il loro nome associato al castello appare solo nel 1301. Pietro Alighieri, in un’annotazione nell’opera di suo padre Dante (La Divina Commedia), riporta il fatto che il castello sarebbe stato portato in dote a Corrado Malaspina da Orietta, figlia del giudice Mariano, lasciando intendere che la fortificazione esistesse già prima del dominio dei marchesi. In realtà, il ruolo e la funzione del castello si comprende proprio nella fase storica di disgregazione del Giudicato di Torres, quando diverse famiglie signorili italiane riuscirono a creare degli spazi territoriali autonomi dotati di castello. Queste costruzioni rappresentavano l’emblema del loro successo politico, economico e militare. In Sardegna tra queste famiglie troviamo i Doria, i Della Gherardesca, gli Spinola, i Visconti e appunto anche i Malaspina. È in questo contesto che si comprende l’annotazione dell’Alighieri, se si considera che il padre fu ospite diverse volte della famiglia Malaspina in Lunigiana. I marchesi, quindi, approfittando del caos politico istituzionale dell’ultimo quarto del XIII secolo, riuscirono nell’impresa di prendere possesso del secondo porto del giudicato (Bosa), anche se poi ceduto all’Arborea nel 1317. Il castello che controllarono più a lungo, con un progetto signorile più articolato, era appunto quello di Osilo, posto alle spalle del nascente Comune di Sassari.

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