Il villaggio e la miniera di Corti Rosas sono situati a breve distanza dall’abitato in posizione panoramica; devono l’esistenza all’estrazione dell’antimonio. La mineralizzazione fu segnalata nel 1796 dal piemontese ing. Belly, ma lo sfruttamento industriale iniziò solo un secolo dopo. Intorno al 1935, la proprietà passò all’azienda di Stato AMMI.
Con l’autarchia del fascismo, l’antimonio assunse un valore strategico. Furono realizzati la fonderia e diversi impianti tecnici per migliorare la produzione; l’occupazione raggiunse alcune centinaia di addetti tra minatori, impiegati, tecnici e operai specializzati. Importante anche la presenza femminile con le cernitrici. Allora, vennero costruiti il villaggio per gli operai e le loro famiglie, gli uffici della direzione e la foresteria. Negli anni ‘60 iniziò la crisi: pochi anni dopo, la miniera fu chiusa e abbandonata. Oggi attende la rinascita.
Da oltre trecento anni Ballao convive con le miniere, prima Sa Mina (coltivazione iniziata nel 1720) e poi Corti Rosas. Il villaggio minerario è parte del complesso sistema turistico-museale in realizzazione. Il luogo ameno e riservato, panoramico e ricco di fascino, è punto di riferimento per turisti e visitatori, ma anche per i residenti che spesso vi trascorrono il tempo libero.