Il palazzo è la sede della Fondazione Giuseppe Siotto, costituita nel 1990 con lo scopo di favorire lo studio e la divulgazione della storia sarda. Realizzato nel 1850, l’edificio ha subito una importante ristrutturazione nel 1927 su progetto dell’Ing. Giacomo Crespi. Presenta tre facciate, che chiudono la testata dell’isolato nel quale è compreso il palazzo Cugia. La più significativa è quella nella via dei Genovesi, caratterizzata da un ampio portale, sormontato da un balcone. Lo stabile, che accorpa dieci unità immobiliari in parte locate, è utilizzato dalla Fondazione soltanto nel piano nobile, arredato anche con mobili appartenuti allo storico dell’Ottocento Giuseppe Manno, autore di una fondamentale “Storia della Sardegna”. La Fondazione custodisce importanti fondi librari, provenienti dalle biblioteche di Giuseppe Siotto, Renzo Laconi, Francesco Accardo e Girolamo Sotgiu, e rari volumi risalenti anche al ‘500. Nella Sala dei ritratti e nella Sala verde si possono ammirare pregevoli quadri di Marghinotti, Figari, Morgari e di scuola piemontese del ’600. Notevole rilevanza assume inoltre il fondo archivistico, nel quale si segnala quello dell’Azienda agraria “Casa Siotto”, una delle più importanti nell’isola tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Importanza documentaria e storica riveste la collezione fotografica d’epoca che ritrae la famiglia e il personale dell’azienda Siotto. Infine, dal 1999, la Fondazione custodisce la raccolta di armi del Generale Luigi Accardo. In seguito a recenti lavori di recupero edilizio di uno spazio destinato ad ospitare eventi culturali, è stata ritrovata una cisterna di epoca medioevale, perfettamente conservata, forse realizzata ampliando una pre-esistente cisterna di epoca romana, inglobata nel basamento di fondazione del palazzo.