Nel 1641 viene eretto il Monastero di Santa Caterina appartenente all’Ordine delle Domenicane, con annessa chiesa. Lo Spano, nella Guida di Cagliari del 1861, scrive: “Questo edificio nel 27 dicembre 1747 fu soggetto ad una terribile disgrazia: verso le ore 9 di notte, mentre imperversava una tempesta, precipitò la parte di levante nel sottoposto terrapieno di una considerevole profondità, e perirono 20 tra monache e giovanette tenute colà per educazione. Quella parte di monastero non si è più riedificata; la quale era fatta a portico che menava alla strada del fossario.” Nel 1882 il giornale L’Avvenire di Sardegna riporta la notizia dell’avvio dei lavori di demolizione del tratto di Bastione di Santa Caterina e della torretta attigui al Palazzo Boyl. Nel 1893 il monastero è in pessime condizioni, viene ceduto al Comune per risanare via Canelles e prolungare la passeggiata del Bastione. Il Consiglio Comunale nel 1896 si pone il problema di edificare scuole per il quartiere Castello e decide di costruirne una nel Bastione di Santa Caterina, occupando parte dell’area in cui sorge il monastero. Ovviamente è necessario sgomberare l’edificio, poiché vi soggiornano ancora due suore ottuagenarie. Nel 1908 le immagini storiche ci danno indicazione di alcuni ponteggi esistenti e del completamento dei lavori. La scuola di Santa Caterina ha recentemente restaurato una Stamperia dei primi del ‘900, ha ripulito la cisterna punico-romana, ha riportato alla luce diverse strumentazioni belliche, ha ripristinato un antico gabinetto dentistico e ricostruito un’aula d’epoca. La scuola promuove una miriade di iniziative per consolidare una memoria storica importante per il quartiere e per la città, mantenendo la sua destinazione originale ma in stretta relazione con le didattiche più avanzate.