Chiesa di San Giorgio Martire 

1350 – Un manoscritto conservato all’archivio della corona di Aragona conserva la prova che, anche allora, la parrocchia di Segariu era intitolata a San Giorgio. La chiesa non è antecedente al 1300 e non è dato sapere se sia stata costruita da zero o se sia stata riadattata su una chiesa preesistente, presumibilmente del 1111, data incisa in una pietra della facciata, non più visibile. 

Addossata sulla parete sinistra della chiesa, a inizio ‘900, venne costruita la nuova casa parrocchiale, prima ubicata tra il Montegranatico e la località Sa Mitza de s’arei.

1643 – La struttura venne costruita in varie fasi e secondo i documenti ecclesiastici risulta quasi completa intorno alla metà del 1600. In stile gotico aragonese, presenta una sola navata, con volta a botte, lunga 16 metri e larga 6,26 metri, sulla quale si aprono sei cappelle, incluso il presbiterio; tutti gli archi di dette cappelle risalgono al XVI° secolo, compreso quello della seconda alla destra della navata, sovrastata da una cupola. Sotto i lastroni di pietra dell’antico pavimento venivano seppelliti i sacerdoti e i notabili mentre, intorno alla chiesa, vi era il cimitero con recinto. Varcato l’ingresso, a destra, subito dopo la bussola in legno, era presente il fonte battesimale in marmo, coperto da una struttura in legno, elemento esistente fino agli anni ‘60 e descritto nel ‘700 come “quasi nuovo”; accanto si trovava il sacrario sormontato da un dipinto raffigurante Giovanni Battista che battezza Gesù, rinvenuto e ricoperto dall’intonaco durante l’ultimo restauro. La prima cappella a destra era dotata di balaustra in legno e, nel 1831, è stata dedicata alla Vergine della Pietà. La seconda cappella a destra, l’unica con la volta emisferica, non presentava il caratteristico altare in legno che invece è stato aggiunto nel 1790; la porta che mette in comunicazione le due cappelle è stata inserita negli anni ‘60.

 L’altare maggiore era probabilmente in legno, così come il pulpito e le balaustre, ed era sormontato da una volta stellata con sfondo azzurro, tipica dello stile gotico-catalano del periodo, sostenuta da archi a sesto acuto. Dietro l’altare non c’erano ancora i seggi in legno, aggiunti successivamente. Di originale, in legno, oggi resta solo la copertura del pulpito in stile e colori identico alla copertura del fonte battesimale. La prima cappella a sinistra, sotto il campanile, risulta molto più piccola rispetto alle altre ed è stata soprannominata “delle anime purganti” vista la presenza di un dipinto a olio, a forma di semicerchio, che rappresentava le anime del purgatorio. Negli anni ‘70 fu praticato un buco sulla volta, attraverso il quale furono calate le corde che permettevano di suonare le campane senza salire sul campanile. Sulla seconda cappella, a sinistra, dopo il 1805, venne collocata la statua di San Michele e, ora come allora, è da qui possibile accedere al campanile. Sulla terza cappella a sinistra è presente un altare costruito in stucco, in tardo stile barocco-rococò, già presente nel 1934 che, prima di allora, presentava presumibilmente una forma diversa.

1666 – Acquisto della statua di san Giorgio (sul piedistallo della statua è visibile la scritta: “Giuseppe Zanda inventò e scolpì, anno 1666”) e, negli anni successivi, viene completato il campanile (1667) e ultimata la costruzione della scalinata in legno e della volta (1668).

1790 – Costruzione dell’altare in legno dell’unica cappella a volta emisferica, a cura del custode della confraternita o priore, Giuseppe Pinna, e del maestro falegname, Francesco Frau.

1821 – Decreto del vescovo per la realizzazione dell’altare maggiore in marmo, prima costruito, con molta probabilità, in legno e altri materiali meno pregiati.

1829 – Acquisto dell’organo a canne e sistemazione dietro l’altare maggiore a cura dello stesso sacerdote L. Gabriele, dalla ditta Domenico Curci di Napoli.

Primi del ‘900 – Costruzione della casa parrocchiale a ridosso della chiesa, prima situata nei pressi del Montegranatico.

2011 (28 ottobre) – Il complesso chiesa-casa parrocchiale venne dichiarato dal Ministero per i beni e le attività culturali di interesse culturale storico-artistico e quindi sottoposto a tutte le disposizioni di tutela.

Orari Visite

Sabato e domenica dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30.

Visite guidate a cura di

Studenti della scuola secondaria di I° grado

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Informazioni Aggiuntive

Le visite saranno sospese durante le funzioni religiose.

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