Area archeologica Cuccuru Cresi Arta

Nel quadro di un più vasto programma di valorizzazione integrata delle zone interne, nel 2004 è stato realizzato lo scavo stratificato nell’area archeologica di Cuccuru Cresi Arta.

Sulla sommità della collina sono state trovate deboli tracce di resti murari d’età storica.

È emersa una struttura quadrangolare, costruita con pietre di medie dimensioni, impostata sul bancone roccioso sottostante. È possibile che sia da riferirsi ad un edificio di culto (considerato il toponimo e la presenza di una croce) ma, di certo, considerata la posizione strategica, la struttura dominava i fertili terreni circostanti e svolgeva, quindi, anche una funzione di controllo sul territorio.

L’elemento più significativo dello scavo è costituito dal rinvenimento di una struttura nuragica, di pianta ellittica, impostata al limite del costone, sul lato sud-ovest.

La struttura è stata scavata per oltre due metri nel piano roccioso e rivestita, per quanto è stato messo in luce, con dodici filari di pietre.

I diversi strati di riempimento hanno restituito esclusivamente ceramiche e strumenti nuragici, i più antichi dei quali sono attribuiti al bronzo medio.

L’ipotesi più plausibile è che si tratti della camera di combustione di una fornace, utilizzata per la cottura dei vasi.

Campioni di ossa, prelevati dalla US 36, che era tra gli strati più profondi, sono stati datati al C14 tra il 1520 e il 1300 a.C. data calibrata al 68% di probabilità (al 95,4% di probabilità si ha un’oscillazione tra il 1620 e 1130 a.C.)

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