Piazza del Carmine – percorsi del ‘900

Un tempo foro della Karales romana, fu in città la prima sistemazione urbanistica nello stile nazionale teorizzato da Camillo Boito: lettura in chiave eclettica dei cosiddetti stili storici (classico, gotico, rinascimentale) stemperati dalla nascente Art Nouveau. Promotore del progetto l’avvocato Francesco Todde Deplano, che, nel 1886 presenta al Comune un intervento di riqualifica di un’area per la quale tra il 1839 e il 1842 il misuratore Giuseppe Sbressa prima, e l’architetto Gaetano Cima poi, avevano immaginato la costruzione di palazzi con i portici, he non videro mai la luce, lasciando l’area alla sua vocazione industriale e artigianale con la presenza di mulini, concerie e fabbriche di laterizi. Il progetto di Todde Deplano, del quale sono rimasti i disegni del prospetto, avrebbe regalato alla città una piazza porticata, perfettamente simmetrica, una grande quinta scenografica con una fuga prospettica sull’attuale viale Trieste, evidente citazione delle piazze di Torino, prima capitale d’Italia. Il progetto “Piazza del Carmine” fallì per i costi eccessivi e i troppi debiti contratti con le banche. Il 17 marzo del 1891 crollò l’unico edificio che intanto era stato avviato, sotto le cui macerie rimase per un tragico destino lo stesso Todde Deplano con altre quattro persone, evento che suscitò grande commozione in città. Sull’area del disastro vennero edificati, in tempi differenti, alcuni palazzi di proprietà della ricca borghesia cagliaritana: quello degli Aurbacher, progettato da Dionigi Scano, i palazzi Boscaro, Chapelle, Rocca e Cocco. Più tardi il monumentale Palazzo delle Poste Centrali, il Provveditorato delle Opere Pubbliche (oggi T.A.R.) e il casamento scolastico “S. Satta”, realizzato tra il 1899 e il 1904 in stile neogotico su progetto degli ingegneri Fulgenzio Setti e Dino De Gioannis; si tratta della prima scuola cittadina a sviluppo longitudinale e con pianta a U (per meglio consentire l’esposizione luminosa delle aule), ricalcata su modelli nord e mitteleuropei.

Al centro della piazza, su basamento neomedievale, vengono venne collocata una statua dell’Immacolata Concezione (Luigi Guglielmi, 1882) che durante i bombardamenti del 1943, a causa di uno spostamento d’aria dovuto alle esposizioni, subì una rotazione sul suo piedistallo, mai corretta.

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