Chiesa di Sant’Antonio

La chiesa e il convento di Sant’Antonio sono situati in un’area dove un tempo esisteva una chiesa dedicata prima a Santa Lucia e poi a San Gregorio Nazianzeno e alla Vergine delle Grazie.

Costruiti tra il 1898 e il 1904, rappresentano il frutto dell’impegno di Padre Ferdinando Diotallevi il quale, insieme al suo confratello Padre Giuseppe Gasparini, si fece promotore del rifiorimento francescano in Sardegna dopo la soppressione degli ordini religiosi e il forzato esodo dall’Isola, avvenuto a metà Ottocento. La chiesa consacrata il 27 dicembre 1904, è la tipica espressione dell’eclettismo artistico di fine ‘800 nella quale convivono nostalgie classiciste ed elementi goticheggianti. La facciata alta e stretta si conclude con un timpano triangolare portato su con due ali ricurve. Nell’unico specchio si apre al centro il portale rettangolare circoscritto da una cornice modanata e coronato da una lunetta semicircolare. Lo sovrasta una bifora archiacuta compresa tra due luci egualmente a sesto acuto. Di recente la facciata è stata completata con le due statue raffiguranti S. Francesco e S. Chiara, mentre nella lunetta è rappresentato S. Antonio. Il breve campanile a copertura piramidale è a pianta quadrata. Nella cella campanaria si aprono ampie luci ogivali.

L’interno presenta una pianta cruciforme e l’incrocio dei bracci è sovrastato da una cupola ottagonale, raccordata da lisci pennacchi triangolari ai quattro pilastri che circoscrivono il quadrato centrale. Su quest’ultimo si affacciano due grandi cappelle semipoligonali. Il presbiterio, sostanzialmente modificato dai lavori di ristrutturazione effettuati negli anni ’70 e ’80 del Novecento, è a pianta quadrangolare, concluso da un’abside semicircolare.

La copertura è a botte, scandita da archi a tutto sesto impostati su una cornice modanata sovrastante piatte lesene che ritmano le pareti laterali. Tra i bracci della croce si aprono quattro piccoli ambienti che comunicano con la navata tramite archi a tutto sesto e con le cappelle centrali mediante archi a sesto acuto. Il 19 dicembre 1954 con decreto di monsignor Paolo Botto, arcivescovo di Cagliari, la chiesa si Sant’Antonio è stata eretta parrocchia.

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