Un insolito itinerario attraverso alcuni tra i più significativi campanili della città ci permette di realizzare quella unione tra cielo e terra tante volte sognata. Per una volta sarà possibile impadronirsi di spazi nuovi e antichi allo stesso tempo. Mentre il suono dell’antico bronzo ci rimanda a memorie e suggestioni arcaiche, lo sconfinato si estende davanti ai nostri occhi aprendoci ad una visione insolita della città.
Ma non solo lo spazio è protagonista di questo itinerario, la storia della nostra città emerge e si racconta attraverso le vicende dei campanili e di preziosi strumenti quali le campane. La nostra Isola si trova in una situazione particolarmente privilegiata per quanto riguarda il patrimonio delle campane. Grazie alla posizione geografica e alla preziosa attività dell’architetto Filippo Vivanet che nel 1903 censì buona parte del patrimonio delle campane in Sardegna, vietandone la rifusione e la vendita, le nostre campane si sono salvate dalle rifusioni in epoca bellica.
I campanili che si potranno visitare in occasione di questa manifestazione sono: il piccolo campanile a vela, con due campane, della chiesa del S. Sepolcro nel quartiere della Marina; il campanile a vela, ancora con due campane, della chiesa di S. Michele in Stampace; il piccolo campanile a vela, con due campane, della chiesa di S. Giovanni nel quartiere di Villanova.