Latronico è un comune di circa 4.200 abitanti sito nel sud della Basilicata su un territorio principalmente montuoso e collinare.
Latronico Centro è suddiviso principalmente in due zone: una parte alta dove sorge il Centro Storico ed una bassa dove si concentrano le attività commerciali e gli uffici del paese.
Il Centro Storico, in dialetto Capadavutu, è caratterizzato dalla particolare conformazione delle abitazioni incastonate a formare le tipiche Carrare (un labirinto di stradine che formano corridoi tra le pareti esterne delle case e che non superano il metro di larghezza) e da una serie di palazzi storici (Palazzo Arcieri) e chiese (Basilica Minore di S. Egidio Abate, Chiesa di San Nicola).
Discendendo nella parte bassa del paese troviamo Piazza Umberto I, il centro nevralgico del paese, luogo di incontro dei latronichesi. Dalla piazza si diramano altri rioni tra i quali il Munisteriu, dove sorgeva un monastero di monaci basiliani, Fontana ‘a Villa e Viscigliu, di più recente costruzione e a più alta concentrazione di abitanti.
A 3 km dal centro di Latronico sorge la frazione Calda, dove troviamo le sorgenti di acqua sulfurea, le grotte preistoriche, i Musei comunali (Archeologia, Termalismo, Civiltà contadina) e, a ridosso del fiume Sinni, il complesso termale con le strutture ricettive ed il centro sportivo.
A poco più di 10 km troviamo le due frazioni di Agromonte Magnano e Mileo, che sono le due frazioni più popolose, nel cui territorio si trovano imponenti boschi di faggi, cerri e castagne. Le due frazioni vantano una discreta attività imprenditoriale e diversi insediamenti produttivi.
Per quanto le informazioni relative alle origini dell’attuale centro abitato di Latronico siano molto incerte, ricerche archeologiche hanno provato l’esistenza di un insediamento di una comunità di origine enotria in quella che oggi è denominata “Colle dei Greci”.
In realtà la presenza di insediamenti umani in questo punto del territorio lucano risale fin dal Mesolitico e tracce di una comunità di uomini primitivi sono state rinvenute nelle Grotte di Calda, proprio nei pressi delle sorgenti di acqua termale.
Non c’è chiarezza sulle vicende storiche di Latronico nel periodo compreso tra il III secolo a.C. e l’XI secolo, finché nel 1063 il nome del paese compare per la prima volta in un documento. Nel corso del tempo Latronico è feudo di Cola di Jonata, dei Sanseverino, dei Palmieri, dei Corcione e, poi, dei Gesuiti. Quando questi ultimi vengono espulsi dal Regno di Napoli (1767), passa al Demanio.
Dal 1861 al 1865 il fenomeno del brigantaggio interessa anche il “paese delle terme”, che cominciano ad essere sfruttate a partire dal periodo fascista.
Fonte: Latronico – La tua Casa a Latronico, Latronico – Basilicata Turistica