Il Campo della Gloria è costituito da 48 cubi di pietra in cui riposano i resti di 1126 caduti partigiani: quell’Italia civile, come disse Norberto Bobbio, “che ha versato il suo sangue per la libertà e la dignità della Patria”.
Per dare loro degna sepoltura e creare un luogo simbolo, il 21 maggio 1945, il Comune di Torino decise di realizzare un Campo della Gloria al Cimitero Monumentale. Il Sacrario fu realizzato dagli architetti Beppe Maggiora ed Enrico Cellino. Il Monumento ai Caduti della Resistenza fu poi realizzato nel 1946 da Carlo Mollino e Umberto Mastroianni.
Dei sepolti, 900 furono recuperati sui monti piemontesi dal partigiano Nicola Grosa. Vi sono partigiani ignoti e noti come Eusebio Giambone, Renato Martorelli, Vera e Libera Arduino, Renato Cottini, Dante Di Nanni e poi combattenti francesi, sovietici, austriaci, tedeschi, polacchi, jugoslavi e cecoslovacchi. Un’urna con le ceneri dai Campi di sterminio nazisti ricorda i deportati assassinati.
Centoquarantadue partigiani qui sepolti sono ricordati anche dalle lapidi murate nelle strade dove caddero.