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Presentata in conferenza stampa la venticinquesima edizione di Monumenti Aperti e il percorso fatto dal 1997 ad oggi. Sono intervenuti Massimiliano Messina, presidente di Imago Mundi, Paola Piroddi, l’assessora alla Cultura del Comune di Cagliari, e il presidente emerito di Imago Mundi, Gianni Filippini, che fu Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari nel 1997.
Il 10 e l’11 maggio del 1997 Cagliari visse la prima edizione di Monumenti Aperti, una manifestazione che, prima nel capoluogo e poi nel resto dell’Isola, avrebbe cambiato sensibilmente le modalità di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, facendole diventare una pratica di massa, una festa alla quale partecipare in modo corale. Una festa di comunità. Un risultato raggiunto anche grazie alla capacità di Monumenti Aperti di porsi da subito, e in modo crescente nel tempo, quale soggetto autorevole davanti alle istituzioni pubbliche e private.
Da Cagliari alla Sardegna e da questa al resto d’Italia, un crescendo di attenzione e soprattutto partecipazione, che ha coinvolto e coinvolge principalmente il mondo della scuola, vera protagonista dell’iniziativa. Da quella prima edizione, sono state oltre 4 milioni le visite guidate, considerando le prime 23 edizioni in presenza, condotte da 160.000 studenti e oltre 60.000 volontari che hanno raccontato e custodito quasi 1.700 monumenti in oltre 160 comuni prima della sola Sardegna ma nel corso degli anni anche del Piemonte e, ormai stabilmente, dell’Emilia-Romagna, della Puglia e della Lombardia.
2021: LA VENTICINQUESIMA EDIZIONE
Un progetto, Monumenti Aperti, che oggi guarda al futuro sia nella direzione di un allargamento del fronte nazionale, anche sulla scia di un crescente interesse da parte di sempre maggiori realtà regionali, ma anche creando occasioni di messa in rete di esperienze e competenze con altri soggetti che operano nel campo della gestione e valorizzazione del patrimonio culturale in Italia e in Europa.
È intanto già iniziata da qualche settimana la campagna di adesione destinata alle amministrazioni comunali, agli istituti scolastici e alle associazioni che comporranno la rete di quest’anno. Nonostante le oggettive difficoltà, l’Associazione Imago Mundi intende infatti realizzare anche nel 2021 il progetto che si terrà nei weekend dal 23/24 ottobre, date in cui sarà presente anche il capoluogo sardo, al 4/5 dicembre.
Una venticinquesima edizione (nel 1998 la manifestazione venne fatta due volte, in primavera e in autunno) che diventa ponte per approdare ai 25 anni che ricorreranno nel 2022. Un percorso di avvicinamento al quarto di secolo durante il quale Imago Mundi proporrà, nel corso del 2021, una serie di appuntamenti che culmineranno in autunno proprio con la 25esima edizione: un corso di formazione sulla interpretazione del patrimonio culturale, e uno, dal titolo CIAK! L’arte del cinema, per l’inclusione. E ancora un convegno nazionale sulla tematica del cosiddetto “patrimonio di prossimità” e dello sviluppo culturale delle aree interne e, infine, un educational su Monumenti Aperti come volano turistico rivolto a operatori dell’informazione e della comunicazione, cui verrà abbinato un convegno nazionale dedicato al tema delle nuove prospettive del turismo culturale.
MONUMENTI APERTI, SCUOLA DI LIBERTÀ: LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2021
Sulla scia dello slogan dell’edizione 2020 – Monumenti Aperti, Anticorpi di Bellezza – la 25esima edizione della manifestazione si presenta attraverso una campagna che in modo denso ma ancora leggero accosta un visual accattivante – due bambini che ammirano un’opera d’arte e la commentano – ad uno slogan – Monumenti Aperti, scuola di libertà – che insieme dichiarano con forza sia il DNA di Monumenti Aperti che il suo ruolo sociale, formativo e di promotore del patrimonio culturale. Ad accompagnarla in ogni sua declinazione un segno che mette l’accento su questo numero, 25, che rappresenta i 5 lustri di attività di Monumenti Aperti. È una campagna estremamente pragmatica, visti i cambiamenti che il tessuto educativo e formativo del nostro paese si appresta ad affrontare, e che ci aiuta a celebrare questa importante 25esima edizione. Infatti, il patrimonio è inteso come scuola di libertà essenziale per la costruzione del giudizio di cui abbiamo bisogno, fin dalla giovane età scolare.
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Per l’occasione la RAI ha realizzato un video di montaggio che racconta il percorso fatto dal 1997 fino all’edizione 2020.
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