Castelsardo è un comune della provincia di Sassari, che conta circa 6000 abitanti con una densità di 136,23 ab./km2. Comprende le frazioni di Lu Bagnu, Multeddu, San Giovanni, Terra Bianca. Ha un’altitudine di 114 m s.l.m. e una superficie di 43,34 km2.
L’economia attuale è basata principalmente sul turismo, sull’edilizia e sulla pesca. Per quanto riguarda il commercio, il paese è ben fornito di negozi dei vari settori, fra cui spiccano quelli di artigianato locale.
I servizi scolastici comprendono: un istituto comprensivo con scuola materna, scuola elementare “Maestro di Castelsardo”, scuola media “Eleonora d’Arborea; vi è un Liceo Scientifico e linguistico e un giardino d’infanzia.
La città si affaccia al centro del golfo dell’Asinara, nella regione storica dell’Anglona nel nord della Sardegna, in un susseguirsi di coste rocciose trachitiche con piccole insenature, con l’eccezione della spiaggia di Lu Bagnu. Grazie a questa posizione la località, oltre ad essere esposta ai venti, gode di un panorama unico spaziando su tutte le coste del golfo, comprese quelle della Corsica.
Fondato alla fine del 1200 dalla famiglia ligure dei Doria col nome di Castel Genovese, fu chiamato Castel Aragonese nel 1448 dagli Spagnoli. Fu infine ribattezzato Castelsardo nel 1769, dai governanti sabaudi. Attraversata la spessa cinta muraria ci si trova subito immersi in un’atmosfera senza tempo. Nelle giornate più limpide lo sguardo spazia dalla Corsica all’Asinara, oppure si posa sulle donne che sull’uscio di casa, di dedicano ad intrecciare i giardini, chiacchierando nel loro musicale dialetto, che raccoglie le influenze linguistiche genovesi, aragonesi e corse.
La mescolanza delle culture ha prodotto, alla fine, un’armoniosa sintesi che costituisce la vera peculiarità di questo borgo, la sua anima. Non solo nella lingua, ma pure nella gastronomia, nelle tradizioni e nell’originale artigianato artistico si ritrova il frutto di questi incroci culturali mediterranei.
Arroccato su un grande promontorio affacciato sul mare, il promontorio regala una veduta da cartolina, in particolare dal castello, che oggi ospita il Museo dell’Intreccio Mediterraneo (MIM), il sito museale più visitato della Sardegna sede di convegni ed eventi culturali.
Tra i monumenti più importanti spiccano il municipio con la sua loggia, l’antico convento, oggi sede del MOG Museo delle origini Genovesi, e ancora il palazzo Eleonora d’Arborea, la chiesa di Santa Maria e la Cattedrale di Sant’Antonio Abate, con il suo campanile dalla cupola rivestita in maioliche colorate. La cattedrale, consacrata nel 1503, conserva al suo interno e nelle cripte i capolavori di uno dei più grandi e misteriosi pittori prerinascimentali, chiamato il “Maestro di Castelsardo”. Si ammira, in particolare un retablo, anteriore al 1942, composto di quattro elementi di polittico dipinti combinando tempera e olio su tavola con fondo d’oro. Interessanti anche i parchi urbani di lu Grannadu e Manganella, posti sotto e sopra la cinta muraria.
Castelsardo negli ultimi anni è diventato uno dei centri turistici più dinamici della Sardegna.