Essendo ormai insufficiente ed in pessime condizioni igieniche l’antico ospedale Sant’Antonio Abate di via Manno, le autorità cittadine incaricarono Gaetano Cima, architetto in primo di Città, di predisporre il progetto per la realizzazione di un nuovo ospedale, fuori dal centro abitato. La prima pietra fu collocata il 4 novembre del 1844. L’Ospedale Civile di Cagliari, cui il Cima dedicò gran parte della sua vita professionale, è l’opera che meglio rappresenta la sua formazione neoclassica di stampo purista. All’interno di questo solenne spazio sono esposti busti marmorei di benefattori che, con i loro lasciti, hanno contribuito alla realizzazione dell’ospedale. Dipinti e altri busti si trovano nell’emiciclo adiacente. La particolarità di questo edificio, che lo avvicina alle più avanzate architetture mondiali e che meglio denota le conoscenze dell’insigne architetto, è l’impianto architettonico a raggiera, costituito dai corpi di fabbrica, dove i reparti, distribuiti a ventaglio, sono intervallati ma comunicanti tra loro. L’Ospedale San Giovanni di Dio fu aperto parzialmente nel 1858, ma ultimato soltanto nel 1890. I sotterranei, scavati nella pietra, rivestono particolare interesse anche perché vi trovarono ricovero le barelle con i malati durante i tragici avvenimenti della seconda guerra mondiale.