Museo Archeologico Villa Sulcis

Il Nuovo Museo Villa Sulcis, inaugurato nel 2008, è rinato insieme a un progetto museologico
che descrive i cambiamenti del paesaggio archeologico, dal Neolitico al periodo tardo romano, attraverso un allestimento di grande impronta didattica.

La prima sala, la Sala del Territorio riguarda l’intero comprensorio. Seguendo la parete destra si visitano i temi e i siti che raccontano la preistoria e la protostoria. La nascita dell’agricoltura, la nascita dei villaggi, il culto delle divinità e le città dei morti nel Neolitico (6000-2800 a.C. ca.); i contatti con le altre culture europee, la lavorazione dei primi metalli nel periodo Eneolitico (2800-2200/1800 a.C. ca.); il culto nelle grotte, la vita quotidiana delle comunità nuragiche, lo sfruttamento delle miniere nell’Età del Bronzo 2200/1800-900 a.C. ca.); i cambiamenti dell’Età del Ferro con i contatti con i Greci, gli Etruschi e soprattutto i Fenici (900-550 a.C. ca.).

Nelle rampe di collegamento i siti diventano paesaggi archeologici; attraverso le vedute della antica Via Sulcitana, che collegava Cagliari a Sant’Antioco, si giunge alla seconda sala, dedicata al Sulcis fenicio, illustrato dai materiali di Sulky- Sant’Antioco, il centro dominante, e il centro costiero di Bitia. Entrando ancora di più nello specifico si giunge alla sala di Monte Sirai di Carbonia, la sala 3. La vita del centro fenicio e punico (dal 750 al 100 a.C. ca.) è ancora descritta attraverso i temi (il tempio e le divinità, l’architettura e le attività domestiche, le sepolture e i riti funerari), ma soprattutto attraverso gli spaccati della vita quotidiana, con la ricostruzione di una cucina punica, di sepolture in fossa, dello spaccato di una tomba a camera, della parete esterna di una casa. Seguendo poi il percorso circolare, sul lato sinistro, si giunge ai periodi successivi.

Percorrendo poi le rampe a ritroso si ritrova il paesaggio in età fenicia e punica (rampa 1) e romana (rampa 2). La parete destra della sala 1, infine, descrive il territorio in età romana (238 a.C. – 500 d.C. ca., con i miliari della Via Sulcitana e le necropoli di Carbonia), compreso quello sommerso, con gli antichi approdi e i relitti ricostruibili con i materiali provenienti da Cala Piombo (Teulada).

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