Cagliari, intorno alla metà del XVIII sec., non possedeva ancora un vero e proprio teatro. Nel 1755 l’ing. Saverio Belgrano di Famolasco propose al governo sabaudo un progetto per la realizzazione di una struttura destinata a teatro. Tale proposta non fu approvata dal governo, ma trovò l’interesse del nobile cagliaritano don Francesco Zapata, barone di Las Plassas, che, tra il 1764 e il 1766, realizzò il progetto. Il teatro, noto come Teatro Las Plassas, assunse presto la denominazione di Teatro Regio. La sua capienza complessiva era di circa mille spettatori. La gestione e manutenzione del teatro divenne, col tempo, un costo notevole per la famiglia Zapata, tanto che intraprese delle trattative con il Comune per la vendita concluse nel 1831. Nel 1836 iniziarono i lavori di demolizione del teatro di Belgrano e di costruzione del nuovo teatro del Cima, ormai chiamato Teatro Civico. Durante la seconda guerra mondiale, i bombardamenti del 1943 distrussero buona parte del Teatro. L’edificio, abbandonato e in notevole stato di degrado per circa settanta anni, è stato sottoposto, da parte della amministrazione cittadina, ad un recupero della linea architettonica originaria della sala, ma senza ripristinarne la copertura. L’inaugurazione è avvenuta in occasione dell’edizione 2006 di Monumenti Aperti.