L’area archeologica è racchiusa entro i confini del cinquecentesco bastione di N.S. di Monserrato, originariamente denominato di San Jacopo, costruito, a difesa della cinta muraria, contro il costone roccioso delimitante la parte orientale del quartiere portuale della Marina. L’ottocentesco albergo denominato La Scala di ferro fu fondato in parte sulle mura perimetrali del bastione ed in parte sopra sostruzioni ad archi su pilastri, realizzate nella seconda metà dell’Ottocento.
Lavori per la realizzazione di parcheggi interrati hanno evidenziato, dal 2000 al 2002, buona parte delle strutture cinquecentesche ed ottocentesche e, al di sotto degli strati di riempimento, fasi di frequentazione pertinenti ad un arco di tempo compreso tra l’età repubblicana e l’Alto Medioevo. In seguito al rinvenimento, il progetto originario – che prevedeva tre piani di parcheggi – è stato modificato: il primo piano del parcheggio ha lasciato il posto ad una piccola area archeologica dove sono conservate, nel luogo del loro ritrovamento, le tombe di una famiglia vissuta a Cagliari tra la fine del I ed il III sec. d.C. Tombe ad incinerazione sormontate da cippi in pietra con iscrizioni e sobrie decorazioni si affiancano a più tardi sarcofagi in calcare, testimonianza del passaggio al rito dell’inumazione.