La Facoltà di Architettura e Ingegneria dell’Università di Cagliari occupa due attigui edifici storici nel quartiere di Castello che sono fra i più rappresentativi esempi di architettura religiosa e privata ancora visibili.
Complesso Mauriziano Situato nella parte alta di via Corte d’Appello fra le chiese di Santa Maria del Monte e di Santa Croce, l’ex Collegio dei Gesuiti, ha seguito le sorti della Compagnia fino al 1773, quando l’ordine fu soppresso e il convento passò allo stato sabaudo. In seguito il complesso degli edifici fu smembrato e il Collegio fu ampliato dall’architetto piemontese Antonio Felice De Vincenti tra il 1725 e il 1773. È in questo periodo che fu collegato all’altro corpo di fabbrica mediante un portico. Divenne prima sede della Stamperia Reale, situata nel 1775 al piano terra dell’edificio e attiva fino al 1848. Il canonico Giovanni Spano ricorda che vi fu installata anche una fonderia per caratteri a stampa. Successivamente i locali ospitarono il Monte di Pietà, il Regio Archivio fra il 1776 e il 1849, la Reale Udienza per poi diventare fino al 1940 la Corte d’Appello, da cui il nome della via. Nel 1941, l’Università di Cagliari acquistò i locali.
Palazzo Cugia Il prospetto principale del Palazzo Cugia, o Palazzo Nieddu, si affaccia sulla via dei Genovesi, strada che ha sempre avuto nel tessuto edilizio della Cagliari storica importanza, testimoniata anche dal nome che aveva assunto in epoca spagnola: Calle de los Palacios. Risale all’Ottocento la nascita in Castello di una nuova tipologia edilizia, il palazzo gentilizio, grazie anche all’opera dell’architetto Gaetano Cima, attivamente impegnato nel processo di trasformazione urbanistica di Cagliari. Il Palazzo Cugia si inserisce in questa nuova tendenza. È probabilmente opera dell’architetto sabaudo Giuseppe Viana, nella seconda metà del Settecento e poi ristrutturato nell’Ottocento dal Cima. Il Palazzo emerge per la sua notevole mole, occupa quasi per intero l’isolato all’angolo fra la via Genovesi e la via Santa Croce. L’ala settentrionale è oggi di proprietà dell’Università di Cagliari ed è stata oggetto di un importante intervento di restauro.