Chiesa di Nostra Signora de Gonare

Il monte Gonare si eleva per 1100 metri circa tra il territorio di Orani e Sarule. Dalla vetta dove sorge la chiesa è possibile, nelle giornate limpide, scorgere il mare a oriente e a occidente. Spicca nel paesaggio con le sue tre elevate formazioni rocciose a forma di coni quasi regolari; la cima più elevata regala al visitatore un panorama straordinario che spazia dalla Marina di Orosei fino al Golfo di Oristano. Un ripido sentiero, a tratti scavato nella viva roccia, porta fino al Santuario dedicato alla Madonna, che sorge sulla cima. La leggenda racconta che fu Gonario II, giudice di Torres, a edificare il santuario come voto di ringraziamento per essere scampato ad un naufragio durante il ritorno in Sardegna dalla Terrasanta. In realtà, la configurazione attuale dell’edificio suggerisce una datazione più tarda rispetto al Medioevo, il XVII secolo, come è documentato da una visita pastorale compiuta nel 1608 dal vescovo di Alghero, anche se sono osservabili degli elementi che riconducono alla simbologia mistica dei frati cistercensi, in particolare i due rosoni, sempre presenti nell’architettura cistercense, che dava estrema importanza alla luce, intesa come unica possibilità di ammirare il creato. Potrebbe, quindi, ipotizzarsi che a un santuario più antico si sia poi sovrapposta, in diverse fasi, la chiesa attuale, che risale al Seicento, mentre la vecchia campana porta l’iscrizione “Ave Maria gratia plena – siendo obrero de Santa Maria de Gonare Matias Satta 1587”. Intorno alla chiesa ruotano feste e manifestazioni che periodicamente rompono il silenzio del Monte Gonare. L’8 settembre si celebra la “Festa grande”, gestita alternativamente ogni anno da Orani e Sarule. L’evento è preceduto da una novena alla quale partecipa un cospicuo numero di fedeli.

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