Antonio Loi nacque a Decimoputzu, in provincia e diocesi di Cagliari, il 6 dicembre 1936, ultimo dei sette figli di Salvatore Loi e Greca Furcas, contadini. Nel 1949, tredicenne, entrò nel Seminario diocesano di Iglesias, passando nell’ottobre 1954, per gli studi filosofici e teologici, al Seminario Regionale Sardo, che all’epoca aveva sede a Cuglieri. Nel gennaio 1963, al quarto anno di Teologia, gli fu diagnosticato un linfoma di Hodgkin, che colse come occasione per offrire ancora di più la propria vita al Signore. Il suo desiderio di diventare sacerdote fu esaudito: ottenuta la dispensa dalla Santa Sede, venne ordinato il 21 settembre 1963 nella cappella del Seminario di Iglesias. Nei venti mesi successivi esercitò il ministero non solo tramite i Sacramenti, ma anche alternando ricoveri in ospedale e rientri in famiglia. Morì in casa propria il 29 maggio 1965. I suoi resti mortali riposano nel cimitero di Decimoputzu. Il nulla osta per la sua causa di beatificazione e canonizzazione, per il riconoscimento delle virtù eroiche, rimonta al 16 marzo 2017. La prima sessione dell’inchiesta diocesana si è svolta il 19 aprile 2018 a Cagliari, nella cappella del Seminario Regionale Sardo. Il postulatore per la causa di beatificazione è don Fabrizio Deidda. La famiglia mantiene la sua camera da letto così com’era quando don Antonio era in vita.