E’ situato nella pianura alluvionale del Flumini Mannu, nel Campidano di Cagliari, a circa 25 km dal capoluogo. Il territorio si caratterizza per la morfologia pianeggiante e per i suoli fertili; fa eccezione, ad ovest dell’abitato, un allineamento di modesti rilievi collinari (P.ta Fanaris, M. Sa Pibiondada, M. Idda, M. Gutturu Gionis, etc.) costituiti da vulcaniti terziarie e rocce metamorfiche del Paleozoico, che segnano il passaggio tra la valle del Cixerri e la pianura campidanese.
Si tratta di territorio antico, già abitato sin dal periodo prenuragico. Ne sono la prova le testimonianze recuperate presso l’Ipogeo di Santu Iroxi, noto anche come “Tomba dei Guerrieri”, un sito risalente alla Cultura di Ozieri (circa 3000 a. C.) e di Bonnnanaro, cui deve il suo nome all’elevato numero di scheletri (più di 200) e all’elevato numero di spade e pugnali in rame rinvenuti nella domus de janas. Anche la “Dea madre” in alabastro ritrovata in località “Su Cungiau de Marcu” (custodita al Museo archeologico di Cagliari) e il Menhir “Sa Perda Lada”, un monolite con forma antropomorfa e ogiva, situato in un’area periferica del paese, testimoniano la presenza umana già nel Neolitico.
Testimonianze del periodo nuragico sono il Nuraghe di M. Idda, da cui provengono armi e oggetti in bronzo e il complesso nuragico di Su Casteddu e Fanaris (tarda età del Bronzo). I resti della fortezza di Su Casteddu emergono dalla collina di P.ta Fanaris e sono visibili anche dalla SP 3 che da Decimoputzu conduce a Vallermosa. Il sito assume un’importanza strategica sia per l’ubicazione geografica al passaggio tra la valle del Campidano e la valle del Cixerri, sia per l’imponenza e l’estensione delle sue strutture. Si tratta di un nuraghe complesso polilobato, probabilmente realizzato tra la fine del Bronzo medio e il Tardo Bronzo, che si erge imponente sulla pianura campidanese. La complessità della fortezza, probabilmente dovuta al succedersi di diverse fasi costruttive, il numero delle torri e degli spazi antemurali che circondano il mastio centrale ad oggi non sono ancora noti; si presume sia uno dei siti più imponenti dell’area campidanese. Il percorso di visita riguarda un’osservazione di massima del resti emergenti dalla collina.
Gli altri monumenti e luoghi d’interesse storico e architettonico ricordiamo la chiesa in stile romanico di San Giorgio e l’annessa tomba di età bizantina, la chiesa campestre e il mulino di San Basilio, la chiesa patronale in stile tardo-gotico di Nostra Signora delle Grazie.

Anche quest’anno a Decimoputzu si aprono le porte di Monumenti Aperti, iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale di Decimoputzu, con la finalità di valorizzare e conoscere la cultura locale, acquisendo maggiore consapevolezza sulla ricchezza e sulle potenzialità dei beni storico-archeologici del paese. Si potranno visitare i luoghi più significativi del paese è apprezzare il valore storico-culturale di un territorio, a vocazione agricola, e ricco di tradizioni, di peculiarità identitarie, archeologiche e paesaggistiche. L’archeologia ci permette di valutare la lontananza che separa la nostra vita da quella del passato, più o meno remoto; e al tempo stesso ce ne fa percepire la vicinanza che deriva dalla frequentazione degli stessi spazi. Turisti e cittadini potranno beneficiare dei nostri monumenti e di luoghi d’interesse. Visite accompagnate da docenti e rappresentate dai ragazzi della scuola. Progetto avviato con la collaborazione della Preside dell’I.C.S. “Antonio Gramsci” Dott.ssa Limbania Maria Rombi, dell’insegnante Dott.ssa Maria Elena Marongiu, dal Responsabile dell’Ufficio Cultura Aronne Marongiu. Un’iniziativa fortemente voluta dall’Assessore alla Cultura Dott.ssa Monica Basciu. Il fine e quello di coinvolgere i ragazzi, in quanto eredi del passato e protagonisti del futuro, affinché si rendano portatori responsabili della tutela e conservazione dei beni culturali, oltre che coinvolgere i cittadini nel recupero della memoria del territorio. Il Sindaco ringrazia tutti gli assessori, i consiglieri comunali, il Parroco don Gian Marco Casti, gli alunni dell’Ist. Compr. A. Gramsci, e tutti i volontari che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. Inoltre un ringraziamento particolare al Prof. Giovanni Ugas, ex docente di Preistoria e Protostoria dell’Università degli studi di Cagliari e alla Dott.ssa Chiara Pilo funzionario della Sovrintendenza Archeologica di Cagliari.
Il Sindaco
Antonino Munzittu
Informazioni Utili
I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 6 e domenica 7 maggio dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00, salvo dove diversamente specificato.
- Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode.
- Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose.
- È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti.
- In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
- Referente scuola secondaria: Marongiu M. Elena, cell.: 3490660700; marongiumariaelena@gmail.com
- Referente Comune di Decimoputzu: Marongiu Aronne Cell.: 3458157316; email aronne.marongiu@comune.decimoputzu.ca.it
Alunni, docenti e genitori delle classi prime della scuola secondaria di I grado, Istituto comprensivo “Antonio Gramsci” di Decimoputzu