Senorbì

Senorbì, capoluogo del Trexenta, conta circa 5.000 abitanti ed è situato a sud-ovest della Sardegna. È un centro agricolo molto importante , da qualche tempo è diventato anche un interessante zona commerciale, come può testimoniare la presenza di tante attività distribuite in diversi settori.

Nessuno è in grado di dire con assoluta certezza quale sia l’origine del nome Senorbì. Tradizionalmente, il nome Senorbì verrebbe da “Sirboni”, in ricordo dei cinghiali che, secondo la leggenda, avrebbero popolato la zona senorbiese prima dell’insediamento dell’uomo. Un’altra teoria è quella proposta dall’archeologo Giovanni Spano nel secolo scorso, che farebbe derivare il nome Senorbì dalla voce fenicia “Scen” o “scin”, che significava dente o cresta montuosa dentellata. Dalla stessa radice deriverebbero vari altri nomi in Sardegna: Seneghe, Senis, Senes, Sennariolo, Sennori, Sinnai, Sindia, Siniscola, Sinis e altri. Sul colle “a dente” sarebbe sorto un nuraghe.

Un’altra ipotesi sull’origine del nome di Senorbì è rintracciabile nel periodo romano: il nome deriverebbe dai Galli Senoni, che avrebbero fondato il paese e gli avrebbero imposto il loro nome, che in latino suonerebbe “Senonum urbs”, città dei Senoni. Questa rimane una teoria fantasiosa, perché lo storico Giovanni Siotto Pintor afferma che non risulta in nessun documento storico che i Galli Senoni siano mai venuti in Sardegna, e di conseguenza non avrebbero mai potuto fondare Senorbì e imporgli il loro nome.

Esistono ancora varie teorie, alcune anche affascinanti sull’origine del nome Senorbì ma tra le tante la più verosimile è quella che fa derivare il nome dal latino “Sinus arvalis” da tradursi come “porto dei campi coltivati”. Si riferirebbe al ruolo ricoperto dal sito, in epoca romana, come centro di raccolta delle derrate alimentari dei villaggi della Trexenta, da inviare a Cagliari e poi a Roma. Vi sarebbe esistito cioè una specie di ammasso del grano e dei cereali, organizzato dal governo. Il nome Sinus arvalis, secondo mutazioni fonetiche frequenti nel latino del basso impero, sarebbe diventato Sinus arbalis, poi Sinus arbilis, sino al Senorbì di oggi.

Fonte: Storia del Comune – Comune di Senorbì

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