Soleminis

Soleminis è un piccolo comune di circa 1.800 abitanti. Appartiene alla regione storica del Parteolla e ha un territorio dolcemente collinare ed una consistente tradizione agricola.

Le prime notizie del paese, risalenti all’XI secolo, riportano la sua appartenenza alla curatoria del Parteolla del Giudicato di Cagliari. Tuttavia, è documentata la presenza umana anche nel periodo prenuragico, attraverso il ritrovamento di testimonianze archeologiche fra cui tracce di insediamenti.

Il periodo medievale è molto tormentato per la storia del paese, che passa dal giudicato di Cagliari a quello di Arborea, per poi entrare in possesso dei Gherardesca nel 1258, e dello stesso comune di Pisa nel 1297. Dopo il periodo aragonese e, successivamente, spagnolo, diversi feudatari entrano in possesso del piccolo centro che, a seguito di pestilenze, si spopola, ritornando proprietà della Corona. Il paese, ormai deserto ed incolto, completamente ricoperto da boschi, fu rifondato nel 1637 dalla famiglia nobile dei Vico che, nel 1678, dopo una pestilenza e grazie ad allettanti promesse, riuscì ad attirare nuovi abitanti per il ripopolamento del feudo. Dal 1756 gli Amat entrarono in possesso del feudo fino al suo riscatto nel 1839.

Alla dominazione spagnola subentrò per un breve periodo la dominazione austriaca e, nel 1718, quella sabauda.
Fra i riti tradizionali, alla festa di San Giacomo e Sant’Anna, patroni del paese, si aggiungono alcune feste religiose e legate alla cultura rurale, come la Candelora, la festa di Sant’Isidoro e di Sant’Antonio Abate, diffusa in tutta la Sardegna.

Fonte: Unione dei comuni del Parteolla e Basso Campidano – Portale Istituzionale

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