La seicentesca chiesetta di S. Giovanni, ubicata nella via omonima, compare ufficialmente per la prima volta in un documento del 1415. Fu gravemente danneggiata da un incendio nel 1750, ma nel 1752 era già stata riedificata con l’attuale configurazione.
Il semplice prospetto a capanna, coronato da archetti pensili che rivela interventi più recenti, presenta un bel portale strombato con capitelli a rilievi floreali. Ha pianta rettangolare ad unica navata a botte, tre piccole cappelle per lato e presbiterio rialzato.
Al suo interno conserva interessanti dipinti e sculture tra le quali i pregevoli simulacri della Vergine Addolorata e del Crocifisso.
La chiesa custodisce inoltre uno dei più antichi organi a canne esistenti a Cagliari, datato al 1752.
Nel 1697 l’Arciconfraternita della Solitudine, fondata nel 1603, vi si trasferì dalla sua antica sede, la chiesa dei padri trinitari di S. Bardilio, oggi distrutta, e un tempo ubicata ai piedi del colle di Bonaria.
Scopo dell’Arciconfraternita, legata a quella della Trinità di Roma, era la redenzione degli schiavi cristiani caduti in mano agli infedeli. In tempi più recenti essa rivolge il proprio impegno in diverse attività sociali e di volontariato; cura inoltre il mantenimento della tradizionale processione della Settimana Santa.