Il paese di Luogosanto (in gallurese Locusantu, in sardo Logusantu) è il centro abitato principale dell’omonimo comune di poco meno di 2000 abitanti situato nel cuore della Gallura, a 314 metri sul livello del mare. Deve il suo nome al fatto che, nel XIII secolo, dei frati francescani edificarono due chiese nei luoghi in cui vissero, operarono e furono sepolti due santi eremiti (San Nicola e San Trano), oltre a un convento e a una terza chiesa dedicata alla natività della Beata Vergine Maria. Quest’ultima ricevette dal papa Onorio III il privilegio della porta santa e il titolo di basilica minore, rafforzando il ruolo di riferimento religioso di Luogosanto per i fedeli della Gallura e non solo. Attorno al santuario, a partire dal XIX secolo, si andò sviluppando il paese odierno, che divenne comune autonomo nel 1947, annettendo al suo territorio circa 200 stazzi (tipiche abitazioni e aziende agricole autosufficienti) e 5 borghi (Bulbuseddu, Chessa, Crisciuleddu, Lu Mocu e Vaddidúlimu). Da sempre incentrato su un’economia agropastorale, negli ultimi decenni Luogosanto sta valorizzando il suo centro storico e i suoi tanti siti archeologici e naturalistici, attirando i viaggiatori che amano la natura, lo sport, la cultura e i sapori genuini.