Selegas, un incantevole borgo incastonato nel cuore della regione della Trexenta, rappresenta un tesoro nascosto che affascina i visitatori con la sua storia millenaria e la sua ricca tradizione. Con le sue basse case in pietra che si contrappongono ai vivaci murales dipinti lungo le strade, Selegas è un incrocio di passato e presente, un luogo dove la storia si intreccia con l’arte.
Il nome del borgo, Selegas, deriva dalle abbondanti coltivazioni di segale, il “pane nero” della plebe romana, o forse da “segetes“, che significa “cereali“, indicando così la terra di Cerere, la dea delle messi. Con circa 1300 abitanti, Selegas è un luogo che incanta con la sua atmosfera tranquilla e i suoi paesaggi mozzafiato.
Uno dei principali punti di interesse del borgo è la Chiesa di Sant’Anna, un gioiello architettonico in stile gotico-pisano risalente ai secoli XII-XIII. L’interno della chiesa è arricchito dall’altare marmoreo, un capolavoro di maestria artistica. Il campanile della chiesa ospita quattro campane, la più antica delle quali risale al 1608 e porta inciso il nome “Scligas“, un richiamo al passato glorioso di questo luogo.
Il borgo è circondato da numerosi siti archeologici, tra cui nuraghi e tombe dei giganti, che testimoniano la presenza millenaria dell’uomo in questa terra. Il Nuraghe Nuritzi, un complesso formato da una torre principale e torri laterali unite da una cinta muraria, è un vanto per l’intera comunità.
Inoltre, a pochi chilometri da Selegas, nell’antico borgo di Seuni, è possibile ammirare un tratto ben conservato di strada romana, un’affascinante testimonianza dell’importanza di questa terra sin dai tempi antichi.
Fonte: Selegas: un viaggio nel cuore della tradizione di Trexenta – Unica Radio