Oniferi è un paesino di origine medioevale della Barbagia di Ollolai, suddiviso in sei rioni popolati da 900 abitanti. Al centro del paese ci sono la nuova parrocchiale di Sant’Anna, il cui primo impianto è quattrocentesco, e l’ex parrocchiale di San Gavino martire, risalente al XV secolo. Oniferi è uno dei centri in cui è viva la tradizione del canto a tenore, tramandato di generazione in generazione e dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Abitato sin dal Neolitico, il territorio di Oniferi è ricchissimo di siti archeologici: numerose domus de Janas, dolmen, menhir, tombe di Giganti e una quarantina di nuraghi, posti a controllo del territorio e ascrivibili al lungo periodo tra le età del Bronzo medio e del Ferro (1700-900a.C.), tra cui Ola, Murtas, Badu Pedrosu e Brodu. Vicino a quest’ultimo c’è una delle tre necropoli prenuragiche più interessanti, scavata nella roccia e con pareti su cui sono incisi elementi simbolici. La seconda è quella di sos Settiles, contornata da menhir. La terza è la necropoli di sas Concas, un complesso di venti domus de Janas, il più esteso e antico (databile al 2700 a.C.) della Barbagia. L’affascinante monumento preistorico (tra i più importanti in Sardegna) si contraddistingue non solo per l’ampio e articolato impianto, ma anche per misteriosi elementi architettonici e simbolici: sulle pareti di alcune tombe – dell’Emiciclo, della X e della Nuova Ovest – sono incisi graffiti raffiguranti uomini stilizzati a testa in giù, forse i defunti.
Fonte: Oniferi | SardegnaTurismo – Sito ufficiale del turismo della Regione Sardegna