La chiesa campestre di San Giovanni Battista si trova nelle campagne settimesi a poco più di un chilometro dal paese e costituisce il fulcro di un’estesa area archeologica ricca di testimonianze di età antica.
L’edificio, risalente al XII-XIII secolo, è di impianto romanico e mostra una facciata quadrangolare sovrastata da un campanile a vela; ha pianta rettangolare allungata, anticipata da un ampio nartece e divisa in tre navate da una serie di colonne di spolio. In ottimo stato di conservazione, la chiesa è prevalentemente dedicata alle celebrazioni in onore di San Giovanni, che si svolgono nel mese di giugno.
La vasta area pianeggiante, che circonda l’edificio religioso, si caratterizza per la presenza di numerose testimonianze archeologiche insediative e funerarie che coprono un arco temporale molto ampio, dalla Preistoria alla tarda Età Romana. Tra queste, le tracce di numerose capanne pertinenti ad un villaggio nuragico, al quale è seguito un ampio insediamento punico e poi romano.
In relazione a quest’ultima fase, ricordiamo l’importante mosaico, attualmente non visitabile, scoperto nel 1996 durante lavori di piantumazione eseguiti all’interno del parco della chiesa.
Il tappeto musivo, particolarmente esteso, risalente al V-VI sec. d.C., si compone di numerosi ed elaborati motivi decorativi e testimonia l’esistenza nel sito di un edificio residenziale di rilievo, oggetto nel tempo di numerose campagne di scavi archeologici, i cui risultati sono tuttora oggetto di studio.