Il monumento, situato al limite del confine con il comune di Monti è abbondantemente crollato, si trovava in posizione dominante (402 m s.l.m.) dalla quale si ha un ampio controllo visivo dei territori circostanti, dall’entroterra sino al mare. L’area è prettamente granitica, dominata da lecci e macchia mediterranea. Non si riconosce nessun elemento che possa far risalire alla planimetria, probabilmente di tipo semplice, o ascrivibile alla categoria dei “protonuraghi”. Il paramento esterno, ampiamente crollato, è costituito da massi granitici di medie dimensioni, leggermente sbozzati e disposti a filari abbastanza regolari. Si individuano unicamente piccoli tratti murari; nel versante meridionale il profilo esterno è costituito da un grosso spuntone di roccia naturale, inglobato nel margine dell’edificio; non è possibile determinare la forma e le dimensioni della camera interna completamente ingombra di materiale di crollo. Anche per questo monumento, non essendo stato eseguito alcun intervento di scavo, è ipotizzabile una funzione abitativa e strategico-difensiva; la cronologia è ascrivibile all’età del Bronzo e del Ferro.