Pur mancando tracce visibili di questo periodo Telti ebbe un importante sviluppo durante gli anni della dominazione Romana. Terti, questo il nome che viene dato all’abitato in quel momento, sorse all’incrocio della strada romana che da Karales conduceva ad Olbia, a Gemelle (Tempio) e da qui a Portus Tibula (Santa Teresa Gallura o Castelsardo). Il ruolo del centro non si limitava a luogo di passaggio, si ipotizza una certa importanza sotto l’aspetto civile, dato il rinvenimento di resti di strutture di tipo abitativo. Sono stati riconosciuti alcuni ambienti con pavimenti musivi, interpretabili come “edifici termali”; e numerose strutture di tipo funerario scoperte in zona “Donna Muscas”, nell’odierno centro urbano. Sempre da questa zona provengono rocchi di colonne, tessere e porzioni di mosaici, monete dell’alto e del basso impero (da Traiano a Massimiano) e iscrizioni funerarie. Tracce di insediamenti di età romana sono documentate in zone sparse del territorio del Comune. A breve distanza dal Nuraghe Lu Naracu-Putzolu è segnalata la presenza della strada romana che da Cagliari conduceva ad Olbia della quale sono visibili tracce di basolato; il percorso dell’antica via fu confermato dal rinvenimento, lungo il percorso della attuale viabilità, di numerose pietre miliari collocabili cronologicamente per la maggior parte fra il III e il IV secolo d.C., circa 30 – una delle più nutrite collezioni di tutta la Sardegna – che, sistemate a distanze regolari, segnalavano la distanza in miglia da un luogo ad un altro, recando il nome dell’imperatore sotto il cui regno venne posto il miliare, e del governatore che promosse l’opera.