All’origine della città di pietra: Cagliari sull’acqua

Appartenere a un’isola è compito non facile, essere città e porta sul mare di un’isola è ancora più complicato ma è infinitamente bello. Cagliari è nata dove inevitabilmente doveva vivere: nella costa sud della Sardegna, al centro del golfo, voluta da marinai di passaggio venuti da oriente che, mentre la costruivano, se ne innamorarono. La pietra delle sue costruzioni, volta per volta, si fondeva con le cave da cui aveva origine, così che il suo aspetto, durante il giorno, era giallo, la sera era rosa e la notte bianco. Questi colori si vedevano meglio dal mare generoso, fecondo da cui nacquero gli stagni. Dagli stagni addomesticati si crearono le saline dove si raccoglieva il frutto del sale, compagno della vita dei cittadini e del naviganti. Cagliari quindi si adagiò su un terreno vario di pianure e di roccia ma si fece circondare anche dall’acqua tenendo un rapporto vitale. Le genti andavano e venivano dall’acqua, il porto della città segnava le tappe del tempo: lingue, colori, odori sempre diversi venivano dal mare per una breve sosta o per rimanere per sempre, anche per morire. Cagliari si offriva come approdo sicuro, dopo lunghi tratti di mare, conforto di terra ferma dopo beccheggi e rollii marini instabili e rischiosi. La città, vista dalla rada, con le case aggrappate alla roccia e gli specchi brillanti d’acqua ai suoi fianchi era una promessa di riposo e di rinascita. I naviganti, prima di diventare suoi cittadini, videro Cagliari, poi la vissero, nei venti del nord e in quelli africani, correnti d’aria che fanno cambiare i colori dell’acqua del mare e degli stagni: blu, turchini e rosa. Colori troppo importanti per non essere radicati in ciascun abitante. Quando si senti il bisogno di descrivere Cagliari, alcuni ne scrissero, altri la disegnarono ma, per troppo amore, sbagliarono e la resero ancora più bella: bellissime sono infatti le pagine e le immagini che la cantano. Ancora oggi Cagliari ci chiama, mentre di fretta andiamo per via Roma o se arranchiamo in via del Fossario. Se impazienti, in auto, aspettiamo il verde o se riusciamo a inserirci in una rotonda, se aspettiamo la metropolitana leggera oppure siamo in ritardo per l’aereo, Cagliari ci chiama perché ha bisogno d’attenzione e sa con chi vuole parlare. Delle due aree umide di Cagliari, la laguna di Santa Gilla e lo stagno di Molentargius, che idealmente si possono considerare porte della città, sarà possibile visitare solo I area di Molentargius, con la collaborazione con Il Parco Naturale Regionale Molentargius.

Orari Visite

Orari e luoghi di partenza Sabato e Domenica dalle 9.00 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00

Visite guidate a cura di

Parco Naturale Regionale Molentargius

Associazione per il Parco Città del Sale

ASD Circolo Kayak Sardegna Le Saline

Orari e luoghi di partenza Sabato e Domenica dalle 9.00 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00. Percorso pedonale con l’Associazione per il Parco Città del Sale con partenza dall’Edificio Sali Scelti, sede del Parco di Molentargius Saline in via La Palma. Escursioni guidate dalle 9.15 alle 12.15 e il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00, con partenze orientativamente ogni ora che verranno precisate al servizio di accoglienza. Percorso con Bus navetta CTM all’interno del comprensorio del Parco della durata di 1 ora. Partenza dalla sede del Parco con sosta all’idrovora del Rollone. Dalle 9.15 alle 11.30 e il pomeriggio dalle 16.15 alle 18.30 con partenza ogni ora. Escursioni dimostrative in canoa a cura del Circolo Kayak Sardegna le Saline con partenza dalla darsena dalle 09.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.