La chiesa di Santa Severa, risalente al periodo bizantino, sorge nell’area di un’antica necropoli legata a un villaggio abitato da uomini liberi dell’età romana. La sua posizione la rendeva particolarmente importante per il controllo dei passi montani di Perd’e Pibera. Sull’abitato non si hanno molte notizie, mentre della chiesa sappiamo che nel 1763 è ormai in rovina e inserita nell’elenco delle chiese da demolire, ma a seguito delle istanze della popolazione, nel 1797, fu avviato il restauro che seguì le linee artistiche del periodo e, dopo quello del 1873, si presenta con due cappelle a crociera, cupola semisferica di embrici a squame, un leggero ampliamento della navata dall’antica impostazione a croce greca e un portico che dalla facciata si dilunga lungo i lati. I gonnesi, con grande partecipazione, festeggiano la Santa il lunedì di Pasqua. Di antica origine il tradizionale “sparai su cabòni”, che costituiva vanto per i vincitori e i paesi di provenienza.