Area archeologica. Terme Maetzke

Il complesso termale, che prende il nome dell’archeologo che lo portò alla luce negli anni sessanta del XX secolo, si estende nel limite orientale dell’area archeologica, separato dai consistenti interventi di sbancamento della collina eseguiti per la costruzione della linea ferroviaria e ora ricollegato attraverso un ponte pedonale. A causa dell’elemento di cesura risulta non facile la percezione della vastità dell’area che, insieme al grande complesso delle Terme Centrali, costituì dal III secolo d.C. un grande e frequentatissimo spazio pubblico di incontro e confronto. In base alle recenti indagini archeologiche la possente fase termale a carattere pubblico, riconosciuta nei diversi vani contigui inerenti alle pratiche termali, si sovrappone e oblitera un quartiere abitativo privato più antico. Quest’ultimo, risalente al I secolo d.C., è caratterizzato da Domus riccamente decorate con rivestimenti musivi e tarsie marmoree e dotate di impianto termale privato. Tra i reperti lo scavo ha restituito un elemento marmoreo di fontana raffigurante un Satiro, esposto presso l’Antiquarium Turritano. Tale rinvenimento rimarca, con i suoi significati intrinseci, la diffusione che il culto di Dioniso, a cui il personaggio del satiro fa riferimento, ha avuto nella città di Turris Libisonis, accentuandone il carattere di cittàporto aperta al mondo Mediterraneo.

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BUS CTM - Accompagnatore
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