La chiesa che potete osservare sull’altura, è dedicata a Sant’Elena. È una chiesa a navata unica, il cui primo impianto è ascrivibile al secolo XI. Costruita in travertino locale, vi sono evidenti tracce di stile romanico; della facciata originale resta un antico portone oggi murato. L’abside, in parte distrutta, lascia il posto all’ingresso attuale. Di Sant’Elena sappiamo che nacque a Bitinia, in Asia minore, tra il 250 e il 255. quando il figlio Costantino, chiamato II Grande, divenne imperatore nel 320, fu elevata al rango di imperatrice. In età avanzata, si recò in Palestina dove, così dice la legenda, avrebbe trovato la croce di Gesù Cristo. Patrona dei tintori e molto venerata in Sardegna, la sua festa ricorre a Sadali il 18 agosto con grande afflusso di fedeli. In contrapposizione a San Valentino, considerato il Santo pronubo, Sant’Elena è considerata scoiadora, cioè colei che dissolve i fidanzamenti. Peculiarità della sua festa è Sa cursa de su pannu; la quale veniva corsa a cavallo, a piedi e con l’asino.