Nella seconda metà del 1800 è noto che nell’abitato di Telti erano presenti due chiese campestri, situate a breve distanza una dall’altra e dedicate alle Sante Vittoria e Anatolia. E’ sconosciuto il momento e la modalità di introduzione del culto, ma si suppone durante il periodo bizantino. Oggi della chiesa di santa Anatolia non rimane nessuna traccia. Risalirebbe alla seconda metà del XVIII secolo, conosciuto un restauro iniziato nel 1936 e terminato nel 1939, il 26 marzo dello stesso anno fu celebrata la messa di benedizione solenne. Da alcune lettere della Curia si deduce che, durante la seconda guerra, la chiesa venne interdetta al culto perché occupata da parte dei militari; solo dopo esser stata ripulita e rimessa in stato dignitoso, venne riconciliata dal Parroco e riaperta al culto. Negli anni ’80 l’edificio mostra segni di degradamento e mentre si cercano fondi per provvedere alla sistemazione, nell’inverno del 1984, una copiosa nevicata provoca il crollo dei muri perimetrali, costituiti da cantoni in granito uniti tra loro con malta di fango. Per questo fatto in paese c’è stata molta malinconia per la perdita della chiesetta che tanto impegno era costato ai nostri avi; rimane il culto della Santa, venerata insieme a Santa Vittoria il primo fine settimana di maggio.