La chiesa dei Cappuccini, così come il convento, risale al XVII secolo. E’ dedicata a Sant’Edoardo re ma anche, secondo una consuetudine tipicamente francescana, alla Madonna degli Angeli.
L’edificio è a navata unica, coperta da volta a carena di nave, sulla quale si aprono tre cappelle sul suo lato sinistro: la prima accoglie un bellissimo crocifisso ligneo seicentesco e, in occasione della Settimana Santa, vi viene allestito il Sepolcro, con addobbi vegetali, floreali e il consueto nennere, i semi di grano o di orzo fatti germogliare al buio, simbolo della Resurrezione di Cristo. La cappella centrale è dedicata a Sant’Antonio: sul pavimento vi si apre una botola che porta alla cripta la quale, ai tempi in cui il convento era in funzione, ospitava la sepoltura dei frati. L’ultima cappella, dedicata a S. Girolamo conduce alla sacrestia, attraverso la quale si accede all’antico coro, con stalli ed altri arredi lignei.
La chiesa, non avendo subito restauri significativi, si conserva nella sua struttura primitiva come prezioso tesoro storico e architettonico che necessita, tuttavia, di urgenti interventi di tutela. La pavimentazione in marmo e ardesia recupera l’antico pavimento della Basilica. Sulle pareti della navata centrale sono presenti degli antichi dipinti uno dei quali ritrae il Servo di Dio Fra Paolo Perria da Cuglieri che visse in questo convento, raffigurato con la bisaccia tipica del frate questuante, colma dell’olio che aveva ricevuto in un frantoio e che portò a destinazione “senza che stilla alcuna andasse perduta”