Costruita su strutture risalenti al periodo bizantino, venne ampliata nel 1543, per iniziativa della Confraternita di Santa Croce, come indicato da un’iscrizione sulla facciata; la pavimentazione è del XIX secolo.
Si presume che la Chiesa sia stata realizzata in due tempi: dapprima la navata principale, successivamente la parte che forma il presbiterio e che ospita l’altare.
L’edificio, dedicato a San Michele Arcangelo, è ubicato nel versante settentrionale del centro abitato, ai piedi del colle di San Paolo, denominato anche Santa Rughe per la presenza, nella sua sommità, di una croce in ferro, da porre presumibilmente in relazione con il culto della Passione del Cristo praticato dalla stessa Confraternita.
La zona riveste una grande importanza dal punto di vista archeologico in quanto punto nevralgico della città romana (Gurulis Vetus) di cui costituiva verosimilmente l’acropoli.