Villanovafranca (altitudine 260 metri slm) è un piccolo paese di circa 1500 abitanti ubicato nella Sardegna centro meridionale del Medio Campidano.
Adagiato in posizione dominante sulle caratteristiche colline rotondeggianti dell’alta Marmilla, al confine con la Trexenta, il paese vanta nel suo territorio la presenza di numerosi insediamenti e siti archeologici prevalentemente riferibili ai periodi proto nuragico e nuragico.
Il più importante di questi è sicuramente il nuraghe “Su Mulinu” (XVI° sec. a.c.- XI sec. d.c.). Ancora in fase di studio e di scavo, ha restituito un prezioso cimelio, unico nel suo genere: un altare sacrificale nuragico con vasca in arenaria locale, rinvenuto all’interno del vano E, cronologicamente riferibile all’ VIII° secolo a.c.. L’altare riveste enorme importanza nello studio della controversa utilizzazione dei nuraghe. Il monumento megalitico, di forma complessa, si impone all’attenzione degli studiosi soprattutto come compendio dello sviluppo delle tecniche costruttive nuragiche dalle forme più arcaiche, aggittanti con corridoi piattabandati, fino alla tholos. Il monumento è parzialmente visitabile, con servizio guida su prenotazione. Si ricordano inoltre i nuraghe di Tuppedili, Baracca Dragonis, Trattasi, Perdu Atzeni, Riu Stangiu, Ruinali sa figu, Pranu sa feurra, Salamai, Paberi, Pranu, e altri ancora. L’economia del paese è prettamente di carattere agricolo-pastorale. Di particolare rilevanza le produzioni di grano duro e le colture dell’ulivo, vite, mandorlo e del pregiato zafferano al quale è stato riconosciuto il marchio DOP. Rinomati i dolci prodotti con la pasta di mandorle. Ultimamente l’economia si sta diversificando interessando i settori agrituristico, bed & breakfast, valorizzazione prodotti locali e turismo culturale. Di particolare pregio e orgoglio per la cittadinanza è l’esistenza del “Civico Museo Archeologico Su Mulinu”, con annesso laboratorio di restauro, che raccoglie i più significativi reperti rinvenuti nel territorio comunale ed in particolare nella zona nuragica di “Su Mulinu”. All’interno del museo, oltre alla riproduzione a grandezza naturale dell’altare sacrificale nuragico, è presente anche un percorso tattile per non vedenti. Altra realtà fonte di particolare interesse per i visitatori è il “kartodromo San Lorenzo”. Con la sua pista di oltre un chilometro, la più lunga in Sardegna, omologata anche per gare nazionali e internazionali, costituisce una forte attrattiva per gli amanti dello sport e per gli appassionati di automobilismo, formula karting in particolare. Ancora in cantiere, ma comunque in avanzato stato di realizzazione, ricordiamo l’area del “Parco Archeologico Su Mulinu”, gli impianti del maneggio per cavalli e gli impianti sportivi di tiro a piattello con annesso percorso di caccia.